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10/10/2006 – È stato inaugurato il 7 ottobre scorso il Frederic C. Hamilton Building, l’edificio disegnato da Daniel Libeskind che, con i suoi 146mila metri quadrati di superficie, amplia del 40% gli spazi del Denver Art Museum. Iniziati ad aprile del 2003, i lavori hanno comportato una spesa complessiva di 110 milioni di dollari.
Un ponte in vetro e acciaio collega la nuova struttura allo storico complesso realizzato da Giò Ponti nel 1971, al quale sono annessi un teatro, un nuovo atrio d’accesso con caffetteria, ed ulteriori spazi espositivi per le collezioni di architettura, arte e design.
Il ponte che collega la nuova struttura disegnata da Libeskind allo storico edificio di Ponti dà accesso al nuovo “Duncan Pavillion”, un nuovo spazio espositivo di 6.300 metri quadrati che consente ai visitatori la vista sulle vicine vette del Rocky Mountain e sullo skyline della città.
Il progetto dell’architetto di origine polacca presenta una struttura composta da elementi poligonali rivestiti di granito e titanio.
I visitatori accedono al nuovo edificio attraverso un atrio alto quasi 37 metri (“El POmar Grand Atrium”) caratterizzato da pareti inclinate e da un’ampia scala che segue la geometria delle pareti per consentire facilmente l’accesso alle diverse gallerie dell’edificio. L’ingresso principale dà inoltre accesso al negozio del museo e all’auditorium in grado di accogliere sino a 280 persone.
Per il complesso museale Libeskind ha disegnato anche una piazza pedonale all’aperto che ospita diverse sculture (“Lanny and Sharon Martin Plaza”), ed un parcheggio per 1000 posti auto attorno al quale sorgono spazi residenziali e commerciali, adiacenti al Museo.
“La nuova struttura – si legge nella descrizione del progetto - non è basata su un’idea di stile o sul rifacimento di idee già realizzate o ancora sulla figura esterna, poiché la sua architettura non separa interno ed esterno; piuttosto crea uno stretto legame con un pubblico vasto e con gli aspetti intellettuali, emotivi ed edonisti dell’esperienza. L’integrazione di tali dimensioni, per il piacere e l’edificazione del pubblico, è realizzata con un edificio che rispetta l’arte dell’architettura e l’immediatezza con cui essa comunica per mezzo della mano, dell’occhio e della mente”.
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