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19/06/2006 – Un ambiente interno che, illuminato dai raggi solari, crei un gioco di ombre tale da consentire la percezione illusoria di un contesto naturale. È questa l’idea alla base della “Treehouse”, una casa unifamiliare di 130 metri quadrati in fase di costruzione a Polignano a Mare, un piccolo centro della provincia di Bari. Il progetto porta la firma della giovane professionista Antonella Mari.
Sebbene inserita in un isolato urbano, la Treehouse è stata pensata con l’intento di creare la percezione illusoria di una esperienza naturale. La sensazione di chi si trova all’interno dell’abitazione deve essere, come suggerisce il titolo stesso del progetto, quella di trovarsi nelle vicinanze di un albero i cui rami riparino dal sole in un suggestivo gioco di luci e ombre.
Tema centrale del progetto è proprio la ricerca della luce naturale. Le ombre sui pavimenti e sulle pareti, che sembrano essere generate dai rami di un albero collocato di fronte l’edificio, seguono in realtà il disegno irregolare degli infissi di facciata che riproduce la ramificazione di un albero. Scelta che non impedisce tuttavia la regolare apertura di finestre a ciascun piano.
Nella parte della casa più arretrata l’ingresso della luce naturale è garantito da un’ampia parete di vetro che discende dalla copertura insieme ad un sistema di rampe e scale.
Il progetto segna una chiara cesura con l’architettura circostante, e dichiara la propria indiscutibile autonomia. Dell’edificio esistente conserva solo il volume voltato al piano terra, utilizzandolo come una sorta di basamento per i nuovi spazi.
Un vago richiamo alle tipologie tradizionali locali è costituito dalla scala di ingresso che, restituita alla strada, crea un collegamento diretto tra il living e lo spazio urbano.
“Gli ambienti più privati dei piani superiori – si legge nella descrizione del progetto - in parte contenuti in un alto volume di alluminio, fluttuano nello spazio a doppia altezza del living, agganciati al volume verticale dell’ascensore.
Il terrazzo è in parte occupato dal volume trasparente della cucina e da un patio scoperto centrale.
Un sistema di pannelli basculanti esterni e di tende in tessuto metallico a scomparsa garantisce all’occorrenza ombreggiamento e sicurezza.
L’uso di metallo e vetro si accompagna ad elementi in legno di ulivo (di recupero), ai pavimenti in cemento bianco ed al trattamento dei muri a stucco bianco e latte di calce”.
I lavori di costruzione, avviati nel 2005, saranno ultimati entro la fine di quest’anno.
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