03/10/2005 – Lo scorso lunedì ha riaperto le porte a Madrid il Museo Reina Sofía, il cui progetto d’ampliamento porta la firma di Jean Nouvel. L’intervento, ultimato dopo quattro anni di lavori, è consistito nell’annessione alla struttura originaria di una ala triangolare con tre nuovi edifici: un auditorium con sale conferenze, nuovi spazi espositivi per allestimenti temporanei, e la Biblioteca delle Arti.
L’ampliamento della struttura museale, costato 92 milioni di euro, ha consentito una crescita degli spazi espositivi pari al 60%, per una superficie totale di circa 84mila metri quadrati.
Quando il progetto esisteva solo sulla carta, l’architetto francese assicurava che i tre nuovi edifici non avrebbero eclissato il resto del museo, riferendosi in particolare all’edificio Sabatini del XVIII secolo e all’edificio Villanueva. “Propongo – spiegava Nouvel - un approccio gentile e naturale”.
I tre nuovi elementi, ognuno dei quali corrisponde ad un programma specifico, sono sistemati attorno ad una corte.
La biblioteca si trova a sud; la zona ovest ospita spazi destinati a funzioni sociali: auditorium, sale lettura, bar e ristorante; a nord sono sistemati gli spazi espositivi per gli allestimenti temporanei.
Tutti e tre gli edifici sono collegati ad alcune terrazze, in parte pubbliche, in parte riservate al personale.
Meritevole l’utilizzo di materiali innovativi come il composito in fibra di vetro e poliestere che ricopre l’edificio dell’auditorium di una tonalità rossiccia.
Innovativa anche la scelta di creare sul soffitto della biblioteca un sistema di illuminazione composto di particolari lampadari: enormi cupole di vetro sospese (vedi foto in basso) e grandi vetrate schermate con lamiera forata che diffondono nell’ambiente luce zenitale.
www.jeannouvel.com
www.museoreinasofia.es
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