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12/07/2005 – Lo scorso 28 maggio è stato inaugurato a Leipzig, in Germania, il nuovo stabilimento della BMW. Il cuore del nuovo progetto è l’edificio centrale che porta la firma di Zaha Hadid, vincitrice del concorso di progettazione insieme a Patrik Schumacher e Gross. Max.
Indetto a settembre del 2001, il concorso aveva attirato oltre 200 progettisti da tutto il mondo. Solo 24 furono selezionati per accedere alla seconda fase del concorso che a marzo del 2002 si concludeva con la vittoria di Hadid, Schumacher e Gross. Max. Al secondo posto si classificavano Lab architecture studio insieme a Karres en Brands; mentre il terzo premio veniva aggiudicato a Peter Kulka e Peter Kluska.
Il progetto vincitore è stato particolarmente apprezzato dalla giuria per la capacità di combinare design e funzionalità . Una struttura leggera e trasparente mette in comunicazione le diverse aree produttive dello stabilimento, offrendo al tempo stesso ad impiegati e visitatori uno spazio dove poter incontrarsi, oltre alla possibilità di osservare il processo di produzione sin dalle prime fasi.
In particolare, la nuova sede amministrativa della BMW, ingresso della più ampia struttura dell’intero stabilimento, mette in comunicazione le tre aree centrali: reparto carrozzeria, reparto verniciatura e reparto assemblaggio.
La possibilità di osservare la produzione sin dalle fasi iniziali era tra le indicazioni riportate nel bando di concorso. La commissione richiedeva ai progettisti soluzioni che consentissero durante la produzione di trasportare le macchine attraverso l’edificio centrale mediante speciali convogliatori (lunghi 600 metri nel progetto vincitore) attraverso i quali fosse possibile per impiegati e visitatori osservare i diversi momenti della produzione.
L’apertura e la trasparenza della struttura testimoniano la volontà di costruire secondo principi ecosostenibili.
“Siamo stati colpiti – commenta la giuria – da un’’armoniosa soluzione che ci ha convinti per gli alti livelli di design e funzionalità . Il progetto per l’edificio centrale è stata una risposta imponente ad una richiesta di integrazione e comunicazione in termini estetici ma anche di funzionamento all’interno”.
“Questo progetto – spiega ZAha Hadid – ha rappresentato per noi una grande opportunità per convertire l’architettura in movimento. L’idea di concentrare tutti i canali di comunicazione nell’edificio centrale è rappresentata nella nuova realizzazione anche nell’anticamera, come se il campo gravitazionale scaturisse dalla struttura centrale”.
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