16/09/2004 – Vetrina di prestigio per l’architettura ferroviaria italiana alla Biennale dell’architettura di Venezia. La mostra “Stazioni. Luoghi per le città ” allestita presso il Palazzo Querini Stampalia (nella foto in alto), nell’area restaurata da Carlo Scarpa, propone i primi quattro progetti scelti per le nuove stazioni Alta Velocità che sorgeranno a Napoli, Roma, Torino e Firenze. L’evento, in programma dal 9 settembre al 7 novembre, è stato organizzato da RFI e TAV nell’ambito della sezione Metaeventi della 9. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Si tratta dell’esposizione dei quattro progetti, firmati da architetti di fama internazionale, vincitori dei concorsi di progettazione promossi dal Gruppo Ferrovie dello Stato per le nuove stazioni alta velocità che saranno realizzate a Roma Tiburtina (ABDR/Paolo Desideri), Torino Porta Susa (Arep - d’Ascia-Magnaghi), Firenze Belfiore (Foster & Arup) e Napoli Afragola (Zaha Hadid).
Impulso alla modernizzazione ed evoluzione verso il futuro sono i principi ispiratori che accomunano i quattro progetti, che rispondono non solo ad esigenze di mobilità ferroviaria, ma contribuiscono anche all’integrazione tra territorio urbano e mondo dei trasporti.
Le stazioni protagoniste della mostra cessano, infatti, di essere semplici elementi di passaggio dalla dinamicità del viaggio alla staticità della città . Diventano, piuttosto, complessi sistemi urbani all’interno dei quali il viaggio si configura solo come uno dei molteplici elementi che li contraddistinguono. In questo senso i noti progettisti hanno brillantemente risposto alla sfida lanciata loro dal concorso: la creazione di luoghi al servizio del contesto urbano che al tempo stesso fossero in grado di trasformare il territorio e sviluppare una nuova relazione col paesaggio.
Le stazioni contemporanee diventano, inoltre, preziosa occasione per sperimentare strutture tecniche innovative e sistemi alternativi a consumo energetico zero. Nel progetto di Desideri un concentratore parabolico consentirà la produzione di energia termica a bassa temperatura, mentre energia fotovoltaica sarà ottenuta mediante un apposito pannello per l’alimentazione di alcune componenti elettriche, pompe di calore geotermiche ed il sistema innovativo “Building Management System”: una rete di controllo ed informazione che gestisce, 24 ore su 24, l’integrazione tra sorgenti alternative e tradizionali, e che controlla la sicurezza di tutti gli impianti.
Mentre a Firenze Foster & Arup hanno accolto soluzioni finalizzate alla sostenibilitĂ ambientale, controllo acustico, illuminazione naturale.
Il ponte è elemento chiave nei progetti di Zaha Hadid per Napoli Afragola e di Paolo Desideri per Roma Tiburtina, dove la sua funzione non è più connettere due elementi naturali bensì collegare due zone attualmente separate dalla ferrovia.
Nel progetto di Desideri il ponte diventa un monumentale boulevard vetrato coperto che mette in comunicazione i due quartieri Nomentano e Pietralata, facendo della stazione “occasione di centralità urbana”.
A Napoli il ponte si configura come un percorso entro un volume di calcestruzzo e vetro, che collega le varie banchine e crea al tempo stesso un effetto di continuitĂ tra il territorio e la ferrovia, legando le due fasce del parco che si estendono sui lati dei binari. Nel progetto della Hadid il ponte diventa, pertanto, metafora di mobilitĂ dinamica.
A Torino e Firenze l’elemento fondamentale è invece la galleria vetrata. A Porta Susa essa connette i diversi livelli della città e rappresenta l’intervento principale della riqualificazione del viale della “spina centrale”. A Firenze Belfiore la galleria vetrata si presenta come l’estremità di un elemento tecnologico interrato che consente la penetrazione dei raggi solari sino ai binari e ai marciapiedi.
Il visitatore è invitato ad una multivisione di immagini, suoni ed interviste nella Sala delle colonne del Palazzo Querini Stampalia che egli deve attraversare su una passerella sospesa su un velo d’acqua sul quale riverberano le immagini della multivisione.
I plastici delle quattro stazioni sono invece allestiti nella grande sala centrale dove sono è possibile consulater anche le tavole dei progetti collocate su leggii a parete.
Vedi gli altri articoli di edilportale.com sull’argomento
Presentato il progetto della nuova stazione di Afragola
Roma Tiburtina: parte il primo progetto ad Alta velocitĂ
Architettura, Norman Foster & Partners a Firenze
Presentato a Torino il nuovo progetto della stazione di Porta Susa
|