25/09/2002- Roma. La “nuova" Ara Pacis di Richard Meier verrà inaugurata dal sindaco Veltroni il 21 aprile del 2004. In realtà il cantiere chiude, ma non le polemiche sollevate da quanti non avrebbero mai voluto vedere smantellato il Padiglione di Ballio Monpurgo.
Commissionata dal Regime per celebrare il bimillenario della nascita di Augusto, l’opera, che doveva custodire l’altare marmoreo consacrato dal Senato in Campo Marzio non fu mai ultimata. Morpurgo, l’architetto ebreo che aveva già curato la sistemazione di Piazza Augusto Imperatore, fu di fatto emarginato.
Le conclusioni cui La Rocca, al termine di un ciclo di incontri con il sovrintendente ai Beni ambientali e architettonici, Roberto Di Paola, è arrivato sono state accolte. Una commissione scientifica, formata da Stato e Comune, ma anche da membri esterni, avrà 3 mesi di tempo per redigere le linee guida che dovranno ispirare la risistemazione di Piazza Augusto Imperatore. Data la valenza dello studio e del progetto, il passo successivo sarà bandire un concorso internazionale. Uno dei temi principali sarà ricreare un dialogo con la piazza e il Mausoleo d’Augusto, ridotto ad un grande rond point, soffocato da parcheggi e capolinea di bus. Dall’11 aprile scorso, giorno in cui il cantiere dell’Ara Pacis ha riaperto i lavori, sono andati avanti. «Siamo completando le paratie laterali che serviranno a tutelare le fondamenta», spiega La Rocca. Il progetto di Meier sarà ridimensionato? «L’architetto americano non accetterebbe mai una modifica - esclude a priori il sovrintendente - vorrebbe dire stravolgere il rapporto armonico che lo sostiene. Alcune soluzioni, però, restano aperte».
Il progetto prevede alcune sistemazioni esterne: una caduta d’acqua, un obelisco e una scalea. Compito della commissione sarà ripensare i tre elementi (di cui non esiste ancora il progetto esecutivo) integrarli e metterli in relazione con il sistema della piazza. Senza perdere altro tempo.
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