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MOSTRA ARCHITETTURA

Tel Aviv- La Città Bianca
Mostra presso la Casa dell'Architettura
mostra  ROMA, dal 28/05/2007 al 30/06/2007
Alla Casa dell'Architettura di Roma un’esposizione illustra l’influenza del Movimento Moderno europeo, dal Bauhaus a Le Courbusier, nella formazione del nucleo urbano della città di Tel Aviv.

Lunedì 28 maggio alle ore 17 nella sede della Casa dell’Architettura di Roma, in piazza Manfredo Fanti 47, apertura della mostra Tel Aviv- La Città Bianca, promossa dal Dipartimento di Geografia Umana dell’Università “La Sapienza” di Roma e dalla Casa dell'Architettura, con il contributo del Comune di Roma, della Municipalità di Tel Aviv, dell'Ambasciata di Israele, della Commissione Israeliana per l'Unesco, del Ministero degli Esteri israeliano e dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.
la mostra ,presentata per la prima volta in Italia, illustra attraverso documenti storici, mappe , disegni, fotografie, plastici, nonché video,film e animazioni digitali la straordinaria fondazione di una città, Tel Aviv, nella quale tra il 1931 e il 1948 furono edificati un numero eccezionale di edifici ispirati al Movimento Moderno europeo.
Coordina la mostra la professoressa, Anna Maria Nassisi, docente di Estetica all’Università “La Sapienza” e critico d’arte, l’allestimento è dall’architetto Luca Zevi.
L’iniziativa ripropone fedelmente quella originale promossa nel luglio 2004 dal museo d’Arte di Tel Aviv, curata dagli architetti Nitza Szmuk e Tal Eyal, allestita dell'architetto Peter Szmuk e prodotta da Smadar Timor e Noa Karavan-Cohen in occasione dell’inserimento, da parte dell’Unesco, del centro urbano di Tel Aviv nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Un convegno sul tema “La città moderna tra eredità culturale e innovazione” , si terrà, sempre alla Casa dell’Architettura, nel giorno dell’inaugurazione della mostra; modera e interviene Anna Maria Nassisi.
Partecipano:
Cosimo Palagiano, direttore del Dipartimento di Geografia Umana dell’ Università “La Sapienza” di Roma
Elazar Cohen ministro consigliere dell’Ambasciata di Israele
Amedeo Schiattarella, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia,
Silvio Di Francia, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Daniel Modigliani, direttore del Dipartimento alle Politiche del Territorio del Comune di Roma
Hillel Fertouk, portavoce del sindaco di Tel Aviv
Achille Bonito Oliva, storico dell'arte
Nitza Szmuk, curatrice della mostra israeliana e direttrice del corso di Master in restauro alla facoltà di architettura-Technion Haifa/Tel Aviv
Jeremie Hoffman, direttore del dipartimento di conservazione del comune di Tel Aviv –Jaffa
Giuseppe Strappa, docente di progettazione architettonica e urbana al Politecnico di Bari
Luca Zevi, architetto.

La mostra racconta una fase determinante della crescita di Tel Aviv: Sviluppatasi tra le dune, lungo la costa del Mediterraneo, la “Città Bianca” riunisce aspetti diversi del Movimento Moderno in architettura. Gli architetti israeliani del tempo, molti dei quali avevano frequentato le migliori scuole di architettura europee e si erano formati negli studi dei Maestri - Ariel Sharon e Samuel Mestechkin al Bauhaus, Sam Barkai nello studio di Le Corbusier, Joseph Neufeld e Carl Rubin in quello di Eric Mendelsohn, altri in Belgio,Italia e Francia - elaborano una declinazione originale del linguaggio architettonico moderno, adattandolo alle particolari esigenze geografiche e climatiche del contesto mediorientale.
L’intento principale della mostra è quello di far conoscere al pubblico come, grazie all’impostazione urbanistica di Sir Patrick Geddes – una Città-Giardino sulle sponde del Mediterraneo - ed alle innovative soluzioni degli edifici costruiti da questa nuova generazione di architetti, la città diviene, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, un museo all'aperto del Movimento Moderno europeo in architettura. L’approccio tridimensionale, il rigore delle linee orizzontali, l’espressività delle curve, gli aggetti e le rientranze generano una forte interazione di luce e ombra, caratteristica peculiare dell'architettura di Tel Aviv. L’uso dell’intonaco bianco esalta la bellezza dei volumi inondati dal sole, rivelando una “città bianca” unica e complessa, liberata da orpelli e decorazioni.

• Sede Mostra: Piazza Manfredo Fanti 47 (Rione Esquilino)
• Orario Mostra: dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 18.00, con ingresso gratuito.
• Come Raggiungerci : metro linee: A e B fermata: Termini
• Bus fermata: Turati/Fanti linee: 70 (p.le clodio - giolitti) 71 (S.Silvestro - Stazione Tiburtina)
oppure qualsiasi bus diretto alla Stazione Termini.
parcheggi (a pagamento): Stazione Termini, Hotel ES
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Contatti
Casa dell’Architettura
Tel. 06.97604598
[email protected]

Link
www.casadellarchitettura.it
Allegati
 Comunicato stampa


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