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La prima sedia Fritz Hansen disegnata da Michael Anastassiades
After, un tratto pulito e contemporaneo che reinterpreta gli archetipi del design danese e i pezzi storici del brand
Autore: antonella fraccalvieri
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LA PRIMA SEDIA FRITZ HANSEN DISEGNATA DA MICHAEL ANASTASSIADES
08/07/2025 - After è la prima sedia Fritz Hansen disegnata da Michael Anastassiades: un tratto pulito e contemporaneo che reinterpreta gli archetipi del design danese e i pezzi storici del brand.

Il designer cipriota con studio a Londra, ha attinto alla sua passione di lunga data per il design danese e alla sua visione filosofica del progetto come lavoro di squadra, reinterpretando archetipi tradizionali dell’archivio Fritz Hansen e trasformandoli secondo la propria personale visione estetica, guidata dall’essenzialità.
Il risultato rievoca le opere dei maestri danesi come Kaare Klint e Poul Kjærholm. Anche il tavolo tondo della stessa collezione ne riflette la purezza geometrica, sebbene in una forma più incisiva. Fedeltà alle forme e alle tecniche, purezza e matericità sono i testimoni della maestria tecnica di Fritz Hansen.
 
«Il mio approccio si basa sull’idea del design come lavoro di squadra, partendo dal patrimonio del design danese e aggiungendo il mio sguardo progettuale che tende alla semplificazione e riflessione. C’è grande chiarezza di forme e di funzioni, molto studiate e geometriche, quasi primordiali», dice Anastassiades.
 
La sedia After viene percepita come una composizione di strati: lo schienale poggia sulle gambe e le gambe a sezione quadrata sorreggono la seduta, realizzata in legno multistrato modellato. L’essenza della sedia risiede nell’ impeccabile precisione con cui gli elementi interagiscono tra loro– la curva dello schienale, la forma squadrata delle gambe e il modo in cui si incontrano. Gli incastri e giunzioni sono precisi al millimetro, grazie a tecniche di ebanisteria tradizionale.
 
«È una lettura molto semplificata della sedia in chiave astratta. La sfida sta nella precisione delle giunzioni, nella stabilità e nel comfort», spiega Anastassiades. «Ogni dettaglio è realizzato con estrema cura. Dettagli piccoli ma fondamentali
 
Lo stesso design che ricorda sovrapposizioni geometriche si ritrova nel tavolo da pranzo After, in cui il piano rotondo sembra fluttuare sopra le gambe disposte a croce. Le gambe, solide e dai bordi arrotondati, lo differenziano dalla sedia.
 
Anastassiades ha scelto due finiture: il frassino, quasi al grezzo, con una finitura a olio che esalta la venatura; e la finitura “Burgundy lazur”, più scura, che evoca toni di legno antico o ottone patinato. Il tavolo in questa versione è arricchito da un piano in marmo Rosso Levanto, in contrasto tattile e visivo con le gambe in legno. Per un maggiore comfort, la sedia è dotata di un sottile cuscino in pelle naturale o bordeaux.
 
Anastassiades racconta la collaborazione con Fritz Hansen come un’esperienza molto positiva, grazie a workshop tra designer, direttore creativo e artigiani. Un processo lento, metodico e condiviso che ha portato al miglior risultato.
«Il know-how di Fritz Hansen è fondamentale. È un approccio diverso da qualsiasi altro. Parte dell’estetica nasce dal lavorare con i limiti del materiale legno, trovando soluzioni innovative senza compromettere il design del progetto. Il risultato è semplice ma di altissima qualità
 
Els Van Hoorebeeck, Creative Director di Fritz Hansen, racconta: «La collezione After dimostra come lavoriamo attingendo dal nostro archivio con una visione contemporanea, rivelando diverse sfaccettature della nostra identità
 
«Nell’uso del frassino c’è Fritz Hansen come produttore: cura dei dettagli, manifattura impeccabile, comfort senza compromessi. La versione in bordeaux e marmo mostra la sensibilità del brand oggi
 
«After comunica il design come evoluzione, non rivoluzione. Racconta da dove veniamo, come lavoriamo con la nostra eredità e cosa ci attende. È un bellissimo legame tra passato, presente e futuro


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