13/03/2015 - Il Deposit des Aigues di Barcellona è oggi una tra le icone moderne più rappresentative della città, grazie all'intervento di recupero della vecchia cisterna, realizzata da Josè Fontserè nel 1874, a cura degli architetti Lluís Clotet y Ignacio Paricio.
La storica costruzione, realizzata nel parco compreso tra il corso de Llull, de Ramon Turro e quello de Wellington, ospita un'insolita sala di lettura a servizio della biblioteca centrale dell'Università Pompeu Fabra, ubicata proprio al di sotto della cisterna. La particolarità è che l'opera di Fontserè, a differenza delle ben note cisterne romane, collocava il bacino di raccolta delle acque sulla copertura, e non all'interno della struttura.
Fontserè disegnò l’edificio a pianta quadrata, con un’altezza interna, dal piano terreno al solaio di copertura, di 14 metri. La tradizione attribuisce al giovane Antoni Gaudì un contributo nei calcoli dei pilastri in laterizio, disposti ad intervalli regolari su di una griglia geometrica di modulo pari a 5 metri, sopportando un orizzontamento a volte di 4 metri di luce.
L'intervento a cura degli architetti Clotet y Paricio riporta un atteggiamento rispettoso nei confronti della struttura preesistente, rendendo possibile la percezione dello spazio interno come successione di spazi longitudinali comunicanti. Tutti gli elementi di nuova realizzazione si sovrappongono al volume originario in muratura, senza intervenire direttamente su di esso.
Una scrupolosa attenzione è stata rivolta allo studio della luce, al fine di rafforzare la vocazione al religioso silenzio dell'edificio. All'interno dei lucernari sono stati inseriti degli specchi triangolari a formare delle piramidi rovesciate: il risultato genera mutevoli riflessi di luce e di acqua, grazie alla presenza di uno specchio d’acqua profondo un metro nella sommità dell'edificio, che ne rievoca l'antica destinazione d'uso.
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