15/03/2021 - Sergio Leoni festeggia i suoi primi 60 anni, durante i quali ha saputo creare veri e propri elementi di arredo destinati a durare nel tempo e ad arricchire spazi diversi, dai più tradizionali fino a quelli contemporanei e minimali.
"Mio padre era un vero artista, un creatore libero, partiva da una sua idea estetica, senza guardare a ciò che già era stato fatto", racconta Matteo Leoni, ora a capo del brand. "Prendeva ispirazione da elementi completamente diversi dalle stufe. Per esempio la prima stufa ovale l'ha disegnata ispirandosi ad un orologio. Oppure per disegnare la Maria Luigia aveva preso ispirazione da un fregio rinascimentale che aveva visto in una chiesa.
Il nostro è un prodotto di nicchia, non destinato al largo consumo, con caratteristiche uniche, di pregio e di qualità. Questa nostra caratteristica va preservata e valorizzata e non snaturata per esigenze commerciali. Dobbiamo continuare a fare pochi pezzi personalizzati per il cliente secondo le esigenze, solo così possiamo reggere la concorrenza con gli altri."
La storia di Sergio Leoni ha origine nel 1961 a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. All’epoca il maestro Sergio disegnava cornici per i caminetti aperti, belli, ma poco efficaci in termini di riscaldamento. Ispirato dalle caratteristiche del materiale refrattario e dai modelli del nord, come le “Stube” e le “Kachelofen”, estremamente più efficienti nel riscaldare, il maestro Sergio Leoni presentò le sue prime stufe in ceramica alla Fiera dell’Artigianato di Firenze negli anni 60. Era un mercato che praticamente non esisteva, ma fu subito un successo, ed oggi i prodotti Sergio Leoni sono distribuiti ed apprezzati in tutta Europa.
A differenza delle stufe nordiche, i modelli di Sergio Leoni non vengono murati a parete, ma sono oggetti freestanding, che diventano complementi d’arredo e colpiscono allora e ancora oggi per la loro originalità.
Sono stufe artigianali, i cui rivestimenti in ceramica vengono realizzati ancora in modo tradizionale, a mano, utilizzando materiali ed elementi naturali come l’argilla, l’acqua e il fuoco. Opere d'arte che creano una atmosfera calda e accogliente anche negli ambienti più minimali.
Nate con alimentazione a legna, dal 2013 le stufe Sergio Leoni vengono proposte anche in versione pellet, per rispondere agli stili di vita moderni e all’esigenza di un sistema di riscaldamento pratico e programmabile, che si adatti anche alle routine di chi è spesso fuori casa.
Nella collezione, i 15 modelli di stufe a legna portano ancora la firma del maestro Sergio Leoni, che è venuto a mancare nel 2018 a 89 anni. I modelli a pellet, invece, nascono dalla collaborazione con designer come Monica Graffeo ed Emo design, che hanno saputo rivisitare in chiave più moderna lo stile del brand.
Le due ultime nate, in particolare,Maria Costanza e Regina, a firma Emo design, aggiungono un tocco più giovane e fresco alla collezione, mantenendo intatta la matericità della ceramica artigianale.
I rivestimenti sono disponibili in otto colorazioni lucide e due matt (Bianco o nero). Per i colori base (Bianco, Avorio, Cella) è disponibile inoltre una finitura molto particolare, il craquelé, ottenuto da una lavorazione che mette in evidenza le spaccature naturali della ceramica regalando alla stufa un piacevole aspetto retrò.
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