02/10/2012 - Domenica 7 ottobre alle 18.30 l'Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado inaugurera' il nuovo Auditorium temporaneo dell'Aquila con un concerto straordinario alla presenza del Presidente della Repubblica. Il progetto della struttura è stato donato alla Città da Renzo Piano che si è anche offerto di far collaborare nel cantiere 20 ingegneri laureandi alla facoltà dell'Aquila.
L'idea progettuale era nata grazie all'impulso di Claudio Abbado, che subito dopo il terremoto del 6 aprile 2009 aveva auspicato una soluzione per ricreare uno spazio dedicato alla musica, coinvolgendo anche l'amico Piano per consentire una rapida ripresa di quell'intensa attività musicale che ha da sempre contraddistinto la città.
Il nuovo auditorium, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento e costruito con il legno pregiato della Val di Fiemme, ha dovuto attraversare però non poche polemiche. C'era chi temeva per una operazione-spot, chi riteneva che questa non fosse un'opera prioritaria nella ricostruzione, chi temeva che il nuovo auditorium "temporaneo" sarebbe andato a rimpiazzare lo storico auditorium nel Castello, facendone passare in secondo piano il necessario ma complesso restauro.
Piano si è sempre espresso chiaramente sulle questione, definendo il suo auditorium come "un'architettura effimera", fatta di legno e non di pietra e quindi anche smontabile in futuro. In realtà questa ipotesi, che sarà valutata da un non meglio precisato meccanismo popolare, non sembra essere tenuta in grande considerazione dall'amministrazione che si dice certa del fatto che gli Aquilani si innamoreranno del loro nuovo auditorium.
Le polemiche del resto fanno parte del mestiere e devono essere davvero il "sale" della vita di Renzo Piano se anche il Principe Carlo, da sempre quantomeno scettico sull'architettura contemporanea, ha recentemente stuzzicato l'architetto genovese definendo il suo "The Shard", il grattacielo più alto d'Europa, "una gigantesca saliera".
Renzo Piano è reduce da un'altra inaugurazione di un'opera assai meno controversa. Alla presenza della regina Sonja di Norvegia, ha inaugurato il 27 settembre scorso i nuovi edifici del Museo di Arte contemporanea Astrup Fearnley, un'enorme "vela" d'acciaio e vetro sulla riva del fiordo di Oslo.
Sono stati in molti a salutare quest'opera come un ritorno di Renzo Piano a quella leggerezza e chiarezza formale che, guardando molte delle sue opere del passato, "fanno credere almeno di vivere in un mondo civilizzato", come aveva acutamente rilevato Nicolai Ouroussoff (il critico d'architettura del NY Times).
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