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LFL architetti vince il concorso per la Provincia di Lecco
Vincono anche il 2° premio del ‘Tema B’ per la riqualificazione delle facciate
Autore: cecilia di marzo
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15/05/2007 – LFLarchitetti (Luconi-Fumagalli-Lavorincorso) si è aggiudicato il primo premio del concorso di idee per la realizzazione della sala del Consiglio Provinciale della Provincia di Lecco e la riqualificazione della sede amministrativa di Corso Matteotti.
Il bando prevedeva la predisposizione di due progetti :
tema A - relativo alla realizzazione della sala del consiglio provinciale ed alla riqualificazione del Piano terra e dell’accesso alla sede Amministrativa;
tema B - relativo alla sola riqualificazione delle facciate della sede amministrativa.

Il gruppo LFLarchitetti, composto da Piero Luconi (capogruppo), Laura Luconi, Sergio Fumagalli, Alessandara Manzoni, Giovanni Sacchi e Lenny Panzeri, è risultato vincitore per il tema A e 2° classificato per il tema B.
LFLarchitetti è risultato vincitore dei tre i più significativi concorsi che si sono tenuti a Lecco negli ultimi 9 anni:
- l’ampliamento del Tribunale di Lecco (vinto da Piero Luconi, Alessandra Manzoni Giovanni Sacchi e Dario Zappa, nel quale Sergio Fumagalli ha ottenuto il secondo premio)
- la “Città del divenire”: area ex piccola velocità
- la realizzazione della sala del consiglio provinciale della provincia di Lecco.
LFLarchitetti e Paolo Vallara, designer, hanno inoltre vinto il concorso per la definizione dell’attuale logo dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecco.

Tema A
«Oggetto del Concorso era la progettazione della nuova sala del Consiglio Provinciale, da collocarsi nell’ambito della corte interna dell’edificio che ospita gli uffici della Provincia di Lecco, oltre ad altre funzioni ubicate nel corpo edilizio prospiciente Corso Matteotti.
Si trattava di individuare una soluzione in grado di assolvere ai requisiti funzionali, tecnici, ed organizzativi e, al contempo, capace di adeguare l’architettura dell’edificio provinciale al ruolo istituzionale, espresso dall’inserimento della sala per l’assemblea del consiglio provinciale.
Questo era, a nostro avviso, il tema piu’ delicato, assunto, fin dal principio della progettazione, quale riferimento per perseguire tutti gli obbiettivi indicati nel bando.
Si è ritenuto quindi indispensabile concepire l’inserimento della sala del Consiglio Provinciale, nell’ambito di una riprogettazione completa del piano terreno dell’edificio e delle sue pertinenze esterne, in particolar modo dell’ambito di accesso.
E’ qui infatti, in prossimità dell’ingresso, che l’istituzione deve segnalare la propria presenza alla città, ed è in questo punto che si stabilisce il rango dell’edificio.
L’introduzione di una funzione istituzionale e rappresentativa, impone un salto di qualità all’edificio, anche sotto il profilo della gerarchia rispetto al resto delle funzioni limitrofe.
A tal fine il progetto persegue tre obbiettivi principali:
-rendere percepibile, fin dall’accesso al parcheggio da Corso Matteotti, il nuovo ingresso all’edificio provinciale, dotandolo di una valenza architettonica adeguata al ruolo dell’ente;
-evidenziare, già dall’ingresso, la nuova sala consigliare, da concepire affinché costituisca il fulcro del piano terreno e dell’intero edificio;
-risolvere l’ambiguità degli accessi, definendo con chiarezza gli ambiti ed i percorsi di accesso agli spazi della provincia, rispetto a quelli delle altre funzioni presenti nel complesso.
Oltre a questi obiettivi il progetto intende fornire risposte efficaci all’organizzazione degli spazi interni, sia in relazione alla compresenza delle funzioni legate all’utilizzo della sala consiliare e degli uffici dell’ente, che alla possibilità di utilizzo della sala da parte dell’Amministrazione comunale in virtu’ della convenzione stipulata con il Comune di Lecco».

Descrizione della soluzione proposta
«Il piano terra dell’edificio provinciale è stato interamente riprogettato, mantenendo i soli sistemi distributivi di accesso e vie di fuga per i piani superiori ed i servizi igienici, che sono stati razionalizzati.
E’ stata privilegiata la massima trasparenza per il sistema “pubblico”, costituito dalle funzioni strettamente connesse alla sala consiliare (ingresso-reception/guardaroba-hall-sala da 99 posti) e concepite come un sistema continuo, reso percepibile dalla trasparenza dell’involucro e definito da due lunghi muri; uno che si protende a segnalare l’ingresso, l’altro, parallelo al precedente, che accompagna la successione degli spazi interni fino alla corte interna, segnando il confine tra l’ambito della provincia e gli spazi ed i percorsi di terzi.
Il primo dei due “muri”, rivestito in acciaio corten, definisce l’ambito dell’ ingresso esterno, reggendo lo stemma provinciale e la rampa pedonale e della hall interna, segnando la soglia da cui si accede agli spazi funzionali e di servizio, nonché ai sistemi distributivi per i piani superiori.
Il secondo muro è, in realtà, una “quinta” che separa gli spazi della provincia dal resto del complesso edilizio, ed è concepito come supporto per la comunicazione di temi che evocano il territorio provinciale e che, secondo le necessità, possono essere adeguati alle iniziative ed alle esigenze dell’ente.
Si tratta, in sintesi, di un enorme pannello traslucido su cui è applicata e retroilluminata una successione di “contenuti visivi”.
La sala consigliare è concepita come un edificio autonomo, costituito dall’intersezione di due volumi, a pianta quadrata, di altezza differente; al volume principale ( con pianta da mt. 11.40x11.40 ed altezza interna media pari a mt. 4) corrisponde il cuore della sala, dove sono organizzati, secondo la logica del “parlamento” il tavolo della giunta (su pedana), del personale di servizio e, perpendicolarmente a questi, i tavoli dei consiglieri; il volume di altezza minore (altezza interna mt. 2.70) ospita gli spazi distributivi e per il pubblico.
L’involucro della sala permette solo vedute “selezionate”; sulla hall di ingresso (schermabile tramite tende a rullo interne), sul giardino interno e verso la quinta di comunicazione visiva.
Annesso alla sala del consiglio è stato previsto un piccolo volume che ospita il locale per l’Unità di trattamento aria, con accesso esterno, ed un locale deposito attrezzato per traduzioni e regia audiovisiva».


  •   relazione primo premio TEMA A


  •   Scheda progetto: Sala del Consiglio e riqualificazione delle facciate della sede amministrativa della Provincia
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