Dimensione testo  |
|
Courtesy Sprüth Magers Berlin London
06/12/2012 - “Le utopie sono tutte morte. Erano già morte prima che io nascessi. Ma non era quello il ruolo dell’architettura postmoderna? Farsi rimedio per l’ultimo fallimento dell’utopia architettonica?".
A questa idea di decadenza si lega il tema della prima rassegna personale italiana dedicata a Cyprien Gaillard, dal titolo “Rubble and Revelation– Rivelazioni e Rovine”.
Fino al prossimo 16 dicembre lo storico edificio dell’ex panificio militare della Caserma XXIV Maggio di Milano, aperta per la prima volta all’ingresso dei civili, ospita l’esposizione a cura di Massimiliano Gioni , organizzata dalla Fondazione Nicola Trussardi.
La mostra illustra una selezione di lavori recenti, dunque scatti fotografici, proiezioni video, immagini e suoni, legati dal tema della decadenza e della disintegrazione, come risultato delle brutali trasformazioni di contesti urbani e di culture diverse.
Cyprien Gaillard, affascinato dall’architettura in rovina, come quella delle periferie degradate, dei ruderi di torri o grattacieli, delle caserme militari devastate dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, ritrae una serie di edifici dismessi, per far compiere attraverso le immagini un viaggio tra passato e presente.
La stessa iniziativa è allestita all’interno di un esempio di architettura industriale, costruito nel 1898 in stile neo-romanico, e dismesso nel 2005. Il panificio militare della Caserma XXIV Maggio ha avuto un ruolo fondamentale durante la Seconda Guerra Mondiale, quando è stato utilizzato per la produzione di pane per la sopravvivenza dell’intera città di Milano e per le caserme lombarde.
Cyprien Gaillard, nasce a Parigi nel 1980 per affermarsi nell’arco di pochi anni nel panorama internazionale. Insignito di prestigiosi riconoscimenti tra cui il Premio per la Giovane Arte della Galleria Nazionale di Berlino (2011) e il Premio Marcel Duchamp del Centre Georges Pompidou di Parigi (2010), ha esposti nelle sedi museali più rinomate, dal MoMA di New York, alla Tate Modern di Londra, all’Hamburger Bahnhof di Berlino.
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
Courtesy Sprüth Magers Berlin London Courtesy Sprüth Magers Berlin London Courtesy Sprüth Magers Berlin London; Bugada & Cargnel, Paris; Laura Bartlett Gallery, London Courtesy Sprüth Magers Berlin London Courtesy Sprüth Magers Berlin London Courtesy Sprüth Magers Berlin London; Bugada & Cargnel, Paris; Laura Bartlett Gallery, London Courtesy Sprüth Magers Berlin London; Bugada & Cargnel, Paris; Laura Bartlett Gallery, London Courtesy Sprüth Magers Berlin London; Bugada & Cargnel, Paris; Laura Bartlett Gallery, London Courtesy Sprüth Magers Berlin London; Bugada & Cargnel, Paris; Laura Bartlett Gallery, London
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
|
|