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30/11/2006 – Un nuovo grattacielo sfida in altezza la torre Eiffel. Destinato a ridisegnare lo skyline parigino entro il 2012, il monumentale edificio porta la firma del californiano Thom Mayne.
Riunitasi il 23 ed il 24 novembre scorsi, la giuria della competizione internazionale indetta dalla società immobiliare francese Unibail per la realizzazione della nuova torre “Faro” del quartiere d’affari parigino “La Défense” ha scelto, tra una rosa di 10 celebri gruppi di progettazione, la proposta dello studio Morphosis guidato dall’architetto californiano Thom Mayne. Il progetto è stato ufficialmente svelato lunedì 27 novembre.
Destinato a raggiungere un’altezza di 300 metri complessivi, il “Faro” di Mayne sarà il primo edificio a sfidare in altezza la torre Eiffel, che con i suoi 324 metri continuerà tuttavia a difendere il primato conquistato nel 1889.
L’imponente edificio rivestito in vetro si compone di una base dalla forma rettangolare e di una torre dall’andamento curvilineo che si innalza nello skyline della città.
Il nuovo grattacielo dalla forma sensuale renderà omaggio ai due principali edifici de La Défense, il Cnit e la Grande Arche. Il progetto rientra infatti nell’ambito dell’intervento di riqualificazione del noto quartiere d’affari, che prevede entro il 2013 la realizzazione di nuovi edifici per totali 450mila metri quadrati di superficie.
L’edificio – si legge nel comunicato diffuso da Unibail – è stato concepito per la massima flessibilità. Gli uffici - che occuperanno una superficie complessiva di 130mila metri quadrati - troveranno spazio nei piani più bassi, mentre ai livelli più alti sono previste aree pubbliche con belvedere e ristoranti.
Una serie di turbine eoliche, sistemate sul tetto a voler quasi incoronare il monumentale grattacielo, provvederà al fabbisogno di energia elettrica dell’edificio.
Le turbine eoliche non sono l’unica testimonianza dell’approccio “ecologico” di Mayne nella progettazione della futura torre-faro. La facciata dell’edificio sarà dotata di una “doppia pelle” che assicurerà una ventilazione naturale nonché prestazioni energetiche particolarmente efficienti.
Sarà un “edificio verde” – commenta l’autore del progetto – con una centrale eolica che provvederà al riscaldamento ed una “doppia pelle” in acciaio e vetro che innescherà un meccanismo di auto-raffrescamento nei mesi più caldi.
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