16/03/2009 – Dopo undici anni di lavori, rinasce dalle rovine il
Museo Egizio di
Berlino. Opera dell’architetto britannico
David Chipperfield, l’intervento di ricostruzione del
Neues Museum (“Museo nuovo”) restituisce alla capitale tedesca l’Isola dei Musei. Si tratta del complesso dei cinque musei berlinesi lungo la Sprea inseriti dal 1999 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Per la prima volta dopo sessanta anni i cinque musei – Altes Museum, Alte Nationalgalerie, Bode Museum, Pergamonmuseum e Neues Museum – tornano ad essere tutti visitabili.
Costruito tra il 1841 ed il 1859 su progetto commissionato dal re prussiano Federico Guglielmo IV all’architetto Friedrich August Stüler, il Neues Museum fu gravemente danneggiato dai bombardamenti che colpirono Berlino durante la Seconda guerra mondiale. Terminato il conflitto, il museo fu lasciato in rovina e abbandonato al suo destino di deterioramento. L’intera ala Nord-Ovest e quella Sud-Est del museo non esistevano più, mentre l’imponente scalinata progettata da Stüler risultava fortemente danneggiata. Nel 1997 lo studio David Chipperfiled Architects, in collaborazione con Julien Harrap Architects, vinceva il concorso internazionale di progettazione per la ricostruzione del museo.
“L’obiettivo principale del progetto – spiegano dallo studio David Chipperfield Architects – è consistito nel ricomporre il volume originario recuperando le parti della struttura che hanno resistito ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La sequenza originaria delle diverse stanze è stata ricostruita con l’annessione di spazi di nuova costruzione che si sviluppano in continuità con la struttura esistente”.
“Il recupero archeologico segue i principi dettati dalla Carta di Venezia, rispettando i diversi stati di conservazione dell’edificio storico. La ricostruzione delle parti dell’edificio definitivamente perse è stata realizzata senza pretesa alcuna di competere con le parti superstiti in termini di luminosità e superficie. Il recupero dell’esistente è stato guidato dall’idea che la struttura originale dovesse essere valorizzata nel suo contesto spaziale e nella sua materialità originale – il nuovo riflette ciò che è andato in rovina senza tuttavia imitarlo”.
Le stanze di nuova costruzione sono state realizzate con grandi elementi prefabbricati in cemento ottenuti con una gettata di granulati di marmo della Sassonia mischiati a cemento bianco. Elementi con cui è stata ricostruita anche la parte danneggiata della scalinata, accolta nella maestosa sala della quale è stato possibile ripristinare il rivestimento in mattoni, ma che appare tuttavia priva dei decori originali.
La restituzione alla città dell’isola dei musei sarà definitivamente consacrata nel 2012 con la realizzazione della
James Simon Gallery, i cui lavori dovrebbero essere avviati entro quest’anno.
Progettata sempre da Chipperfield, la James Simon Gallery offrirà un unico ingresso all’isola dei musei con un’ampia area reception con servizi, insieme ad un collegamento interno che consentirà ai visitatori di passare da un museo all’altro.
Il 5 marzo scorso il Neues Musem è stato straordinarimanete aperto al pubblico per festeggiare il completamento dei lavori di restauro. A partire dal prossimo ottobre la rinnovata struttura ritornerà ad ospitare le collezioni del Museo Egizio e dell’arte preistorica.