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19/02/2008 â Ă previsto per settembre il via ai lavori di costruzione del nuovo Museo della Scienza che lâarchitetto Renzo Piano ha progettato per la cittĂ di Trento. Il Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici e della protezione civile della Provincia Autonoma ha espresso il 12 febbraio scorso parere favorevole sulla congruitĂ del valore di stima finale dellâedificio.
Il progetto, commissionato nel 2002 a Renzo Piano da Iniziative Urbane Spa, sarĂ acquistato dalla Patrimonio del Trentino SpA per quasi 70 milioni di euro.
Il parere favorevole del Cta è stato preceduto dallâillustrazione del progetto da parte dei progettisti dello studio Renzo Piano Building Workshop. Unanime lâapprezzamento per la grande qualitĂ architettonica dellâopera. Entro la fine di marzo â annunciano i progettisti â sarĂ consegnato il progetto esecutivo. Il via allâappalto dei lavori è atteso entro il prossimo settembre.
In merito al valore di stima dellâintervento, il Cta dei lavori pubblici della Provincia Autonoma di Trento ha operato una scelta sulla base delle due ipotesi di relazione elaborate dallâarchitetto Adriano Conci. La prima ipotesi prevedeva la realizzazione di un edificio rientrante nella classe energetica B (minore o uguale a 45 Kwh per metro quadrato allâanno per il riscaldamento invernale). La seconda proponeva invece lâassoggettamento alle procedure di certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) stabilendo il grado di approssimazione in Silver.
Data la accettabile differenza di costo (⏠48851.380 rispetto ai ⏠47407.534 della prima ipotesi), il Cta ha optato per la seconda valutazione di stima, che consentirà di realizzare una struttura che potrà vantare un valore aggiunto dato dalla sua sostenibilità .
Il nuovo edificio sorgerĂ nellâarea dismessa dellâex fabbrica Michelin, che lâarchitetto Piano intende restituire ai cittadini. Lâarea si estende su 11 ettari da palazzo delle Albere a Via Monte Baldo e dalla linea ferroviaria fino alla sponda sinistra dellâAdige; obiettivo dellâintervento è restituire alla cittĂ il suo corso dâacqua riqualificando lâarea tra il centro storico ed il fiume.
In primo luogo la ricucitura dellâarea col tessuto cittadino esistente ed il recupero del rapporto con lâambiente fluviale attraverso una migliore fruizione delle sue risorse naturali; in secondo luogo la ritrasformazione dei luoghi divenuti ormai marginali rispetto alla cittĂ in spazi urbani in grado di ospitare uffici, attivitĂ commerciali, ma anche eventi culturali e situazioni ricreative. Un grande parco pubblico in diretta relazione con il fiume, intrecci di canali, e lâinstallazione di un mix di funzioni per attivitĂ commerciali, incontri sociali e culturali.
âIl progetto â spiegano dallo studio Renzo Piano Building Workshop - privilegia una lettura orizzontale del rapporto tra i nuovi edifici e gli spazi aperti proprio grazie allâaltezza degli edifici, i cui ritmi e scala dimensionale sono paragonabili a quelli della cittĂ storica e delle attivitĂ industriali preesistenti.
Lâintero nuovo quartiere sarĂ caratterizzato da edifici alti 4/5 piani con tipologia prevalentemente in linea o a corte, e con la presenza di due âoggetti specialiâ, che funzioneranno da magneti aggreganti a tutte le ore del giorno, sia per gli abitanti del nuovo insediamento che per il resto della cittĂ â.
Il centro congressuale a sud, destinato ad accogliere un centro meeting ed altre attivitĂ di interesse collettivo, ed il museo della scienza a nord i âdue oggetti specialiâ citati nella relazione.
Il museo delle scienze si trova a stretto contatto con il nuovo parco pubblico e con il Palazzo delle Albere.
Piano concepisce il museo come una struttura in cui âi grandi temi del percorso espositivo siano riconoscibili anche nella forma e nei volumi mantenendo al tempo stesso un ampia flessibilitĂ di allestimento degli spazi, tipica di un museo di nuova generazioneâ. Di qui la particolare interpretazione volumetrica: una successione di pieni e vuoti che sembrano galleggiare su un grande specchio dâacqua, e grandi falde per la copertura che ne assecondano le forme.
Nel primo volume, partendo da est, trovano spazio uffici amministrativi e di ricerca, laboratori scientifici, spazi accessori per il personale. Allineato con lâasse principale del quartiere, lo spazio per la lobby attraversa lâintera profonditĂ dellâedificio affacciandosi a nord sullâarea verde di palazzo delle Albere.
Una serie di spazi espositivi sale gradualmente in altezza dal primo livello fino quasi a âsfondareâ la copertura. In tal modo il visitatore si ritrovai ad un certo punto immerso nella realtĂ circostante passando dalla âsimulazioneâ allâesperienza diretta.
Ulteriore peculiaritĂ dellâedificio è la ârain forestâ: âuna grande serra tropicale che in particolari periodi dellâanno potrĂ relazionarsi con specifici allestimenti espositivi, anche allâesterno, su appositi spazi di pertinenza dove lâacqua, la luce ed il verde, faranno da naturale scenografia allâesperienza del visitatoreâ.
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