Visualisation: OMA & HISM
08/08/2025 - In una città che ha fatto dell’equilibrio tra natura e architettura il proprio segno riconoscibile, OMA firma un ponte che è molto più di un’infrastruttura. Il nuovo attraversamento sulla Saône, a Lione, collega il quartiere della Confluence – ex porto industriale trasformato in un laboratorio di urbanistica contemporanea – con la sponda occidentale della città. Il progetto, guidato dal partner Reinier de Graaf con Gilles Guyot e Anton Anikeev, è stato selezionato come vincitore del concorso bandito da SYTRAL Mobilités nell’ambito del programma TEOL – Tram Express de l’Ouest Lyonnais.
Più che un gesto iconico, il ponte firmato OMA si propone come un elemento silenzioso ma essenziale, in grado di completare il paesaggio. Unisce due forme di mobilità – il tram e un percorso ciclo-pedonale – in un’unica struttura fluida ed efficiente. Un disegno sobrio che si integra nel profilo verde e scosceso di La Balme, a ovest, e si posa con discrezione sul fronte urbano della Confluence, a est.
«La maggior parte dei ponti contemporanei vuole essere un landmark assoluto. Non questo», spiega Reinier de Graaf. «Il nostro ponte non domina il paesaggio, lo completa». Un’idea di connessione più che di esibizione, che parla di urbanità, sostenibilità e sensibilità paesaggistica.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con WSP, Devaux & Devaux Architectes e Marco Rossi Paysagiste.
Non è la prima volta che OMA si misura con le grandi infrastrutture francesi: nel 2024 lo Studio ha completato il Ponte Simone Veil a Bordeaux, premiato con l’Équerre d’Argent per le opere infrastrutturali. In area lionese, è anche autore del masterplan per la Vallée de la Chimie, polo industriale in fase di riconversione sostenibile.
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