09/10/2025 - È il 2005 quando lo studio tedesco Neuland Industriedesign progetta Random, la libreria MDF Italia che ha rivoluzionato il concetto di contenitore tradizionale trasformandolo in una scultura minimalista.
In occasione del suo ventesimo anniversario, Random si racconta attraverso un servizio fotografico curato da Ark Journal con lo sguardo creativo della stylist Pernille Vest. Il catalogo, scaricabile dal sito MDF Italia, si articola in tre ambienti con visioni e linguaggi differenti, che rivelano la forza mutevole della libreria e la sua capacità di adattarsi a mondi diversi.
Random, la libreria MDF Italia disegnata da Neuland Industriedesign
La composizione irregolare e dinamica dei ripiani, di appena 6mm di spessore, rompe ogni simmetria e introduce un’estetica radicale, capace di fondere forma e funzione. La libreria divenne subito un best seller della collezione MDF Italia, e nel 2006 rientrò tra i progetti selezionati per il XXI Compasso d’Oro ADI.
“Fu la prima libreria che mostrò gli oggetti anziché nasconderli,” racconta Marco Cassina, Head of Marketing & Communication di MDF Italia. “Le persone cominciarono a mettere in mostra sui ripiani le cose che più le rappresentavano: libri, certo, ma anche souvenir di viaggio, oggetti e sculture. Un vero e proprio cambio di paradigma”.
A vent’anni dalla sua nascita, Random si conferma un’icona senza tempo della collezione. Le nuove colorazioni presentate in occasione del Salone del Mobile 2025 - verde inglese, rosso burgundy e bianco avorio - ampliano ulteriormente la gamma attualmente a catalogo, rafforzandone la capacità di dialogare con gli interni contemporanei.
Random è l’espressione di un ordine che nasce dall’apparente disordine. Dietro la composizione irregolare si cela un ritmo preciso, una logica modulare che consente combinazioni sempre diverse, ma equilibrate. Lanciata in origine con una sola dimensione a cinque campate, Random ha saputo evolversi nel tempo, arricchendosi di varianti come Box, Cabinet, 2C e 3C, che introducono vani chiusi e nuove possibilità compositive.
Le varianti compatte Randomito e Randomissimo ne distillano l’identità in soluzioni più leggere, mantenendo intatto il linguaggio del progetto. Alla base di Random c’è infatti un segno grafico dinamico, definito da una griglia compositiva che alterna altezze e larghezze differenti, generando un ritmo visivo calibrato con precisione. Questa struttura non rappresenta solo l’origine di Random, ma anche la matrice da cui hanno preso forma tutte le sue evoluzioni: una sintesi progettuale che riduce il gesto a segno, senza mai comprometterne l’identità.
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