Tra questi, Sintesi occupa un posto speciale: presentata nel 1975, è stata la prima lampada Artemide firmata dallo stesso Gismondi, oggi proposta come tributo alla sua visione progettuale e alla capacità dell’azienda di reinterpretare la propria storia con sguardo attuale.

 

Concepita come un sistema modulare e intelligente, Sintesi si basa su componenti semplici capaci di generare un’intera famiglia di lampade versatili e funzionali. La versione da tavolo, oggi nuovamente in produzione, è il cuore originario di questo progetto.

La sua struttura essenziale, composta da pochi elementi metallici curvi, esprime la ricerca di equilibrio tra forma e funzione tipica di Artemide. Due profili a “C” di diversa lunghezza formano un sostegno a “Y” che, grazie a un semplice movimento di apertura e chiusura, permette di regolare inclinazione e altezza, offrendo libertà di orientamento e versatilità d’uso.

La sorgente luminosa è inserita in una cornice orientabile dotata di attacco E27, per garantire compatibilità con diverse tecnologie di luce e continuità nel tempo. Un riflettore e una griglia protettiva completano la struttura, rafforzando la vocazione tecnica e funzionale del progetto.

 

“È come una formula magica, e trovarla non è scontato. Bisogna intercettare le necessità di un certo momento storico e il prodotto deve essere apprezzato, rispondere a canoni di bellezza e armonia. Ma non bisogna dimenticare che va anche prodotto e distribuito, deve avere il giusto prezzo e posizionamento sul mercato” - affermò Ernesto Gismondi.

Sintesi si distingue per la sua efficienza costruttiva e sostenibilità: può essere facilmente ripiegata, riducendo al minimo l’ingombro e semplificando trasporto e imballaggio.

 

Oggi Artemide la ripropone in una palette di colori che include il bianco, il blu, il verde e l'inedita versione in rosso.

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