Arazzi Contemporanei è la nuova collezione di arazzi in tessuto non tessuto firmata dai grandi autori e presentata per la prima volta a Expo Osaka 2025
20/10/2025 - Sostenibile e innovativo, il tessuto i-Mesh diventa arte con la nuova collezione di arazzi firmati dai grandi autori dell'architettura. Le opere sono state presentate a Expo Osaka 2025, dove i panneli in tessuto non tessuto del brand marchigiano sono stati scelti per l'involucro esterno del Padiglione Italia, progettato da Mario Cucinella Architects.
I nuovi arazzi in tessuto i-Mesh firmati dai grandi autori
Le nuove opere della collezione Arazzi Contemporanei danno vita a un viaggio multiculturale che esalta l'attitudine universale di i-Mesh a interpretare la progettualità degli autori, accompagnandoli nella definizione di trame visionarie. La collezione include arazzi di Yuko Nagayama, Kengo Kuma, Tomo Ara e Migliore + Servetto.
Le opere svelano il potenziale di i-Mesh, che ha saputo sviluppare dalle radici nelle Marche un linguaggio espressivo globale, metafora del concetto di architettura morbida, compatibile con l'ambiente, organica, responsabile.
Come un’ombra densa che fuoriesce dalla parete scura, l’arazzo Shades. BG realizzato da Migliore+Servetto è un’opera ambientale pensata per porsi in dialogo con lo spazio e con l’orizzonte che lo accoglie. Ispirato al concetto di attraversabilità, è plasmato dalla luce e dal rapporto che essa instaura con lo scenario d’intorno attraverso il linguaggio grafico delle texture. Filamenti neri s'intrecciano con filamenti dorati in un disegno verticale e perfettamente ortogonale che si fa più denso al centro, sfumando poi verso i margini.
Questa nuova installazione arricchisce la collezione di arazzi disegnati dallo studio milanese per i-Mesh: composizioni di trame aperte, estremamente permeabili, fatte per essere attraversate e per interagire con il vuoto, dove la percezione muta a seconda dei cambiamenti di luce e di fondale.
Il design dell'arazzo Fuku-Ori di Kengo Kuma è ispirato al Kumiko, arte tradizionale giapponese utilizzata per paraventi shoji, porte scorrevoli e altri elementi decorativi in legno. I motivi geometrici sono creati senza chiodi, utilizzando la tecnica del Kumiko-haiku, e spesso incorporano simboli di buona fortuna.
I due motivi sovrapposti rappresentano strati di benedizioni: dall'alto verso il basso, il design si trasforma gradualmente da struttura densa e solida a trama più aperta e ariosa, evocando il lento disfacimento delle fibre. Gli spazi vuoti rivelano la parete di fondo, integrando l'arazzo con l'ambiente circostante e creando un dialogo con lo spazio.
L'arazzo Cascata/Griglia Morbidaè stato disegnato dall'architetto e designer giapponese Tomo Ara come sentito omaggio a Cristiano Toraldo di Francia di Superstudio, scomparso nel luglio 2019, con cui il designer ha strettamente collaborato. L''opera riflette l'influenza globale dell'avanguardia di Superstudio, reinterpretando le geometrie degli Istogrammi di Architettura attraverso una griglia tridimensionale fluida e dinamica. La composizione si sviluppa come una superficie continua e coesa, dove la griglia si adatta allo spazio con morbidezza.
Le superfici arrotondate permettono alla griglia di spostarsi da un piano all'altro, evocando un diagramma fisico e mentale in continua evoluzione. Il filo di carbonio della rete i-Mesh enfatizza la griglia, che si libera dalla rigidità della struttura e invade lo spazio in un ultimo atto di libertà. In questa variante dell'arazzo di Tomo Ara, l'istogramma, pur mantenendo la sua adattabilità dimensionale, è rappresentato per la prima volta in bianco, interagendo con un bordo definito da toni scuri che ne esaltano il contrasto e la profondità.
In Wave as a Phenomenon, l'architetto Yuko Nagayama sovrappone pattern a onde di varie dimensioni in uno stato di flusso costante, per raccontare le "onde come un fenomeno" che emerge dai sottili vuoti tra di esse. "Ho voluto creare un arazzo in cui le onde si muovono dinamicamente in risposta ai movimenti delle persone che camminano verso di esso"."Nel pensare all'architettura - afferma l'architetto - credo che possiamo trascendere i limiti del mondo materiale tridimensionale incorporando i "fenomeni", cose che potrebbero non avere una forma tangibile ma che indubbiamente esistono, accanto ai materiali che compongono la struttura".
Il tessuto i-Mesh al Padiglione Italia di Expo Osaka 2025
All'esposizione mondiale svoltasi in Giappone, la struttura che ha rappresentato l'Italia unisce simbolicamente tradizione e tecnologia in una visione eco-responsabile e orientata al futuro.
Il Padiglione Italia poggia su un impianto espositivo che rende omaggio al celebre dipinto della Città Ideale, conservato al Palazzo Ducale di Urbino. La struttura accoglie il visitatore attraverso l'imponente facciata realizzata in i-Mesh, un’opera unitaria divisa in grandi pannelli di 8 metri per 2, posizionati nelle cinque aperture dell’area sotto i portali del Padiglione.
Strutturato come uno scenografico guscio decomposto e permeabile, l'involucro del Padiglione Italia non è una barriera che separa l'interno dall'esterno, ma un'architettura che connette e interagisce con l'ambiente circostante. Il sistema sfrutta le caratteristiche dei pannelli in tessuto i-Mesh, ispirati alle trame e alle trasparenze della mashrabiya, il sistema di ventilazione naturale molto usato nell'architettura tradizionale dei Paesi arabi.
La pannellatura orchestrata da MCA - Mario Cucinella Architects dà forma a un sistema dinamico che filtra la luce solare, riduce il surriscaldamento degli ambienti interni, amplifica la ventilazione naturale nei mesi più caldi e assicura una perfetta illuminazione naturale.
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