22/09/2025 - La materia prende forma con le nuove collezioni di piastrelle Ma.Vi. Ceramica, presentate al Cersaie 2025. Lo stand, firmato dall'architetto e art director del brand di oggetti ceramici Daniele Della Porta, diventa un percorso materico in cui toccare e abbinare, come in una materioteca, texture, colori e consistenze.
Striche, design Studio Ruga.Perissinotto
L’ispirazione per la collezione Striche nasce dalle ricerche di Alessandro Ruga e Carlotta Perissinotto in tema di interior design. L’idea è di riproporre la tridimensionalità di un segno verticale su una superficie bidimensionale attraverso l’utilizzo di due colori affiancati: uno che individua il fronte del decoro e l’altro che forma lo spessore della listella. Il risultato generale è l'illusione di una sovrapposizione continua delle lamelle più che di affiancamento dei singoli moduli.
Alcune piastrelle presentano un’assenza di decoro per permettere di creare contrasto tra volumi pieni e vuoti e spezzare l’andamento continuo della parete. Parte integrante della proposta è l’uso del segno tipico della pennellata. Una precisa scelta che permette di unire un elemento della tradizione vietrese con il segno grafico contemporaneo che contraddistingue la collezione.
Torricini, design studio CALE | Gambioli&Partners
Torricini è la piastrella in ceramica smaltata che omaggia il Palazzo Ducale di Urbino. La “facciata a torricini” del Palazzo raccoglie tra le due torri cilindriche finestre e logge ad arcate sovrapposte delineandosi verso il cielo, o nella sua unicità verso la terra.
Le forme del palazzo vengono tradotte in forme geometriche nelle piastrelle dando la possibilità di creare molteplici combinazioni volutamente casuali o che raccontino una storia nuova. La pratica progettuale di studio CALE attinge al patrimonio culturale del territorio di appartenenza, il Montefeltro, regione storica tra Marche ed Emilia Romagna.
Alfabètile, design Daniele Della Porta, Clara Nardiello
Alfabètile, la collezione di piastrelle Ma.Vi. Ceramica disegnata da Daniele Della Porta e Clara Nardiello nasce per celebrare i 100 anni del Bauhaus (che ricorrevano nel 2019), ma è più attuale che mai. Un alfabeto su piastrelle disegnato ispirandosi ai codici visivi della scuola tedesca, ma pennellato a mano per creare il giusto connubio tra la tradizione di Cava de Tirreni, in cui il brand s’innesta e la cultura mitteleuropea alla quale la collezione si ispira.
Alfabètile (Alfabeto + Tile) offre una grande libertà di espressione grazie a una duplice possibilità di utilizzo: le lettere consentono di creare PAROLE, dunque di raccontare, dando vita a pavimenti e rivestimenti in grado di dialogare con gli spazi. questo tipo di utilizzo è stato pensato soprattutto per gli spazi commerciali (ristoranti, hotel, retail) dove l’elemento racconto è fondamentale per comunicare la propria identità al pubblico.
Mixando le lettere è possibile creare delle geometrie, dunque PATTERN. I 10 colori proposti aggiungono molteplici combinazioni a un linguaggio universale fatto di segni e lettere, che da origine a nuovi archetipi della comunicazione.
Calici, design Studiocharlie
Il disegno delle piastrelle Ma.Vi. Ceramica della collezione Calici nasce dalla stilizzazione estrema della forma del calice, utilizzando solo linee rette ortogonali. La ricerca si è focalizzata sulla suddivisione della superficie della piastrella in diverse aree di colore/sfondo che interagiscono in modo dinamico sulla parete, dialogando con le linee delle fughe. Calici è composta da cinque modelli combinabili fra loro.
Solchi Tattile, design Rasna Studio
La collezione Solchi si fonda su un dualismo vista-tatto, declinandosi in due versioni distinte: Grafica e Tattile. I segni che caratterizzano le collezioni sono il frutto di uno studio grafico, ma anche di una ricerca continua nelle tecniche della ceramica da parte di Roberto Ambrosino e Carmen Avagliano.
La matrice è comune: le linee, ora curve ora rettilinee, ricordano il tratto primitivo di una incisione, il gioco di un bambino sulla sabbia, dei solchi tracciati dagli aratri, che dialogano con le tecniche vietresi in armonia con il verso delle pennellate.
Tartan, design Giuseppe Oliva
La collezione richiama il tartan, un tessuto nato nelle Highland scozzesi che ancora oggi si trova ovunque, dalle sfilate di alta moda all’arredamento della nostra casa, dalle minigonne delle scolarette giapponesi fino all’estetica punk degli anni settanta. Il tartan è un tessuto composto dall’intersezione di fili di lana di diverso colore che formano grafiche geometriche di linee e quadri, la fantasia che comunemente chiamiamo “scozzese”.
Striche, design Studio Ruga.Perissinotto
Torricini, design studio CALE | Gambioli&Partners
Alfabètile, design Daniele Della Porta, Clara Nardiello
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