Fiemme Tremila per Borgo Dei Conti Resort - Ph. Carlo Baroni
18/08/2025 - Immerso nella quiete della campagna umbra, Borgo dei Conti Resort intreccia architettura e natura, storia e progetto contemporaneo. Con l’inaugurazione della nuova Colonica, affidata alla regia di Spagnulo & Partners, prende forma un’estensione che non interrompe il racconto, ma lo continua, innestandosi con equilibrio nel paesaggio e nella memoria del luogo. A dare ritmo agli spazi, accompagnando il passo e la percezione, sono i pavimenti in legno biocompatibili di Fiemme Tremila: superfici calde, tracciate da venature e variazioni cromatiche che restituiscono il carattere vivo del materiale e il suo legame con il contesto.
Borgo dei Conti Resort – parte di The Hospitality Experience, collezione alberghiera italiana di proprietà della famiglia Babini – sorge a pochi chilometri da Perugia, in un paesaggio segnato dalla storia. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando il sito ospitava una fortezza, poi trasformata, a metà Ottocento, nella dimora nobiliare del Conte Lemmo Scotti, tra i principali pittori umbri dell’epoca. Oggi il resort si distribuisce all’interno di un parco secolare di 16 ettari, tra edifici restaurati e nuovi spazi d’accoglienza: la Villa e la Colonica – con lobby, ambienti comuni e 40 camere e suite – due ristoranti, Cedri e Osteria del Borgo, una Spa anti-age, una piscina a sfioro, la Casa della Contessa e un piccolo cinema all’aperto affacciato sul belvedere.
Il progetto firmato Spagnulo & Partners lavora per stratificazione, mettendo a fuoco il rapporto con il territorio. I codici storico-artistici dell’Umbria vengono riletti attraverso materiali, proporzioni e colori: la scuola pittorica rinascimentale offre una grammatica visiva, la cultura materiale locale guida la scelta di elementi e finiture, mentre il sapere artigianale determina tempi e metodi d’intervento.
In questa visione, i pavimenti in legno biocompatibili assumono un ruolo centrale, diventando struttura, ritmo e memoria. Per l’intero complesso è stata scelta un’unica essenza – Ricco, della collezione Boschi di Fiemme di Fiemme Tremila – un rovere caldo, appena anticato, con venature tabacco e nodi profondi, le cui variazioni cromatiche evocano i boschi umbri da cui prende nome. Un materiale vivo, trattato esclusivamente con olio BioPlus, in grado di garantire ambienti salubri grazie alla composizione biocompatibile dei pavimenti.
La coerenza dell’essenza lascia spazio a una varietà di schemi di posa – spina italiana, plancia a correre, quadrotta – che definiscono le funzioni e l’identità degli ambienti. La quadrotta, ispirata al modulo del parquet de Versailles, è stata sviluppata su disegno di Spagnulo & Partners in quattro varianti su misura, realizzate da Fiemme Tremila e posate da Bazzurri, storica realtà perugina che ha seguito tutte le fasi di cantiere. Un lavoro a più mani, preciso, stratificato, calibrato in ogni dettaglio.
Nella Villa, le stanze più ampie – come la Suite dei Conti, oltre 170 metri quadrati – integrano tutti e tre gli schemi: le quadrotte per le aree living, la spina per la zona notte, le plance in bagno, accompagnate da inserti in cotto colorato in pasta. Le camere più piccole prediligono la spina italiana, mentre gli spazi comuni alternano le geometrie delle quadrotte con fasce perimetrali in cotto sabbia. Nei corridoi, le plance sono affiancate da bande in pietra serena.
Anche nella Colonica, i pavimenti in legno biocompatibili di Fiemme Tremila dominano gli ambienti: a spina nelle camere, a correre nei corridoi, incorniciati da fasce perimetrali più scure. In quattro suite è stata impiegata quercia di recupero proveniente dalla Toscana, lasciando che la materia portasse con sé le tracce del tempo. Il legno sale anche sulle scale interne delle suite a doppia altezza, affiancato da strutture metalliche leggere e parapetti in vetro, a contrasto.
«Borgo dei Conti è un progetto per noi particolarmente significativo – spiega Marco Felicetti, AD di Fiemme Tremila – sia per l’ampiezza dell’intervento, oltre 2.600 metri quadrati di superficie, sia per il livello di personalizzazione richiesto. Abbiamo apprezzato la possibilità di collaborare con realtà di valore e la sensibilità dimostrata verso un tema per noi centrale: la salubrità degli ambienti, garantita dalla biocompatibilità dei nostri legni».
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