Dimensione testo  |
|
Ph. Nicola Maniero
22/06/2025 - Forme scultoree che emergono dalla sabbia e volumi a spirale che riecheggiano i sistemi corallini dell'oceano: è il St. Regis Red Sea Resort firmato Kengo Kuma and associates, una destinazione turistica di lusso in un'isola incontaminata dell'Arabia Saudita.
La bellezza naturale dell'isola ha costituito il fondamento dell'approccio progettuale. Ogni gesto architettonico è radicato nel rispetto del paesaggio circostante, creando un dialogo armonioso tra natura e ambiente costruito.
Il terreno relativamente pianeggiante dell'isola suggeriva un'architettura bassa e orizzontale: forme delicate che si fondono con il paesaggio anziché imporsi. Le dune di sabbia naturali sono state l'ispirazione per le ville sulle dune e gli edifici pubblici: l'architettura sembra sorgere dal terreno, con tetti dolcemente curvi che si piegano verso il basso per raggiungere il terreno. Le strutture a terra incarnano la filosofia dello studio di un' architettura "anti-oggetto": progetti che non mirano a imporre forme, ma ad armonizzarsi con il territorio, sfumando il confine tra edificio e ambiente.
Le ville offshore traggono ispirazione dai ecosistemi corallini sotto la superficie dell'oceano. La pianta di ogni villa rispecchia la spirale dei sistemi marini, accogliendo al suo interno un cortile privato sul mare e garantendo viste panoramiche e ininterrotte sull'oceano in tutte le direzioni. La forma ispirata ai coralli non è semplicemente un gesto estetic, ma una strategia spaziale che migliora la privacy, rafforza il collegamento tra interno ed esterno e l'integrazione dell'edificio con il suo contesto marino.
Data la lontananza e la sensibilità ecologica del sito, lo studio ha optato per strutture prefabbricate in modo da ridurre al minimo l'impatto in loco. Il progetto impiega una combinazione di sistemi di prefabbricazione volumetrici e a pannelli, riducendo significativamente i tempi di costruzione e l'impatto ambientale. Il calcestruzzo è stato evitato ove possibile, a favore di materiali naturali che trasmettono calore e morbidezza. La palette cromatica principale include legno e intonaco naturale, evocando una scala tattile e umana. I tetti di tutti gli edifici sono rivestiti in scandole di cedro, che invecchiando acquisiranno una delicata patina grigio-argento, ancorando ulteriormente l'architettura al suo ambiente naturale.
La sostenibilità è il fondamento del progetto. Ogni decisione progettuale è stata presa tenendo al centro la responsabilità ambientale. In questo delicato ecosistema, l'architettura deve procedere con cautela e agire come custode del territorio. Questo progetto fa parte di un'iniziativa visionaria del Regno dell'Arabia Saudita per la transizione da un'economia basata sul petrolio a un futuro diversificato e guidato dal turismo entro il 2030.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|