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Un''arca di Noè della viticoltura' nell'entroterra castigliano
Fran Silvestre Arquitectos firma un rifugio contemporaneo per preservare la biodiversità della vite spagnola: un'architettura che si adagia nella geometria del paesaggio
Autore: giulia capozza
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Rendering by Fran Silvestre Arquitectos Rendering by Fran Silvestre Arquitectos
10/06/2025 - Nel tranquillo entroterra castigliano emerge un'architettura in sintonia con la topografia del luogo: Bodegas Dominio D’Echauz, firmata Fran Silvestre Arquitectos, è una vera e propria Arca di Noè della viticoltura. Un luogo di ricerca e recupero dei vitigni ancestrali che protegge la biodiversità genetica delle viti spagnole.

Bodegas Dominio D’Echauz è un rifugio contemporaneo in cui attraverso un processo di microvinificazione, vengono prodotte piccole produzioni sperimentali che permettono di valutare il potenziale di vitigni dimenticati o non catalogati, ospitando la ricerca di Vitis Navarra, uno dei vivai principali dell'innovazione vitivinicola spagnola. Lo spazio non solo conserva il vino ma preserva l'antica saggezza della vite, la vita, la diversità e la memoria. 
 

Il progetto

L'architettura non si impone, ma si adagia delicatamente nel paesaggio di Zayas de Báscones, seguendo le geometrie del terreno e il ritmo lento della coltivazione. Le due pareti curve che strutturano la cantina si ispirano alla disposizione dei vigneti circostanti e alla loro topografia, creando un involucro che definisce lo spazio e ne consente la costruzione naturale.

L'impianto longitudinale del progetto riflette la sequenza del processo produttivo del vino: dall'arrivo dell'uva e dalla diraspatura, alla fermentazione in vasche d'acciaio, fino alla sala di affinamento in botti di rovere e, infine, all'imbottigliamento. Questo percorso lineare integra un'area conviviale e di degustazione, oltre a spazi dedicati alla ricerca e allo stoccaggio, mantenendo al contempo la logica funzionale del processo di vinificazione.

Le pareti sono realizzate in blocchi di canapa - una miscela di fibre vegetali, calce e acqua - disposti a cordolo e acquisiscono una maggiore inerzia strutturale grazie alla loro geometria curva, rinforzata da una copertura metallica leggera a falda unica. Tutti gli elementi costruttivi sono unificati da uno spruzzo continuo di Diathonite bianca, una malta naturale a base di sughero, utilizzata su pareti, pavimenti e soffitto.

Il sistema non solo contribuisce a un aspetto omogeneo e naturale, ma conferisce anche all'intera struttura una grande inerzia termica, essenziale per garantire condizioni stabili all'interno della cantina e favorire un'evoluzione ottimale del vino durante l'affinamento.

All'interno dello spazio, la collezione Basajaun, che fa riferimento alla figura mitologica basca che proteggeva la foresta, è un luogo di transizione tra ciò che è noto e ciò che resta da scoprire, tra il passato agrario e un nuovo modo di intendere il rapporto tra architettura, natura e cultura vinicola.

  Scheda progetto: BODEGAS DOMINIO D’ECHAUZ
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