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Al via il Festival des Cabanes di Villa Medici 2025
Tra architettura e paesaggio, la Quarta edizione torna con cinque creazioni architettoniche inedite. Fino al 29 settembre 2025
Autore: cecilia di marzo
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AL VIA IL FESTIVAL DES CABANES DI VILLA MEDICI 2025
06/06/2025 - Al via da ieri e fino al 29 settembre 2025, la quarta edizione del Festival des Cabanes di Villa Medici che ogni estate, sin dalla sua creazione nel 2022, trasforma i giardini storici dell’Accademia di Francia a Roma in un laboratorio di sperimentazione e pratica architettonica. L’edizione 2025 presenta cinque capanne visitabili, un nuovo bookshop e un programma artistico multidisciplinare.

L’idea della capanna, che dà il nome al festival, è il punto di partenza per un dialogo tra architetti, artisti, designer e artigiani su alcune questioni fondamentali: come proporre forme architettoniche non invasive? Quali soluzioni abitative sostenibili per il futuro? Realizzate in legno, acciaio, mattoni o materiali riciclati, le capanne si inseriscono nei quadrati del giardino storico, rettangoli erbosi punteggiati da pini secolari e delimitati da siepi di alloro, bosso, leccio e mirto. Percorrere l’itinerario da una capanna all’altra offre una nuova esperienza dello spazio e invita i visitatori a godere di una vista panoramica mozzafiato su Roma.
 
Le capanne sono cinque creazioni architettoniche firmati da altrettanti team con background e approcci differenti:
Associates Architecture (Brescia, IT) ha concepito un recinto abitato che instaura un doppio dialogo con il panorama di Roma e con gli storici pini dei giardini di Villa Medici, moltiplicando punti di vista e giochi di osservazione. È presentata in risonanza con la mostra del Panorama di Louis Le Masson (1779).
- Atelier MARE (Marsiglia, FR) ha creato un progetto architettonico che unisce artigianato e innovazione, invitando i visitatori a riscoprire la ricchezza delle tecniche e degli usi della canna di Provenza, materiale un tempo diffuso sulle rive del Mediterraneo. 
- Campo & Diploma 20 Architectural Association (Roma, IT / Londra, UK) con l'intervento dell'artista Roger Ballen (Johannesburg, ZA) collaborano alla creazione di un chiostro in cui i confini tra realtà e finzione, sogno e incubo, sono sfumati.
- La Fondazione Huttopia con Théo Kermarrec, Pierre Robion e Charles Waltmann (Lione, FR) propongono una capanna modulare e smontabile, una rilettura contemporanea delle case prefabbricate degli anni cinquanta, in linea con il pensiero attuale sull’abitare leggero e sostenibile, con particolare attenzione al settore turistico.
- MBL Architectes (Saint-Ouen-sur-Seine, FR) ha ideato un padiglione di lettura ombreggiato per la Librairie 7L, costituito da un ampio tetto in mattoni sostenuto da una struttura in legno e metallo. L’intervento di MBL architectes prosegue all’interno della libreria di Villa Medici, ripensata in collaborazione con la Librairie 7L per offrire una selezione di libri dedicati ad arte, architettura e paesaggio.

Nell’ambito del festival e in collaborazione con Fondation Louis Le Masson et François Masson – Académie des beaux-arts, Villa Medici presenterà al pubblico l’opera Panorama di Roma visto dalla terrazza di San Pietro in Montorio, dipinta nel 1779 dall’architetto e ingegnere Louis Le Masson (1743-1829) dalla collina del Gianicolo. Considerato il primo panorama della storia dell’arte, l’opera, alta più di quattro metri, offre un’unica veduta della città eterna. Per la prima volta in 250 anni, l’opera tornerà nella città in cui è stata dipinta e offrirà un meraviglioso controcampo a un’altra veduta panoramica, quella da Villa Medici.

Le cinque “capanne” 

Capanna ARUNDO, progettata da Atelier MARE



Atelier MARE, associazione transdisciplinare, presenta Arundo, un progetto architettonico che invita il visitatore a riscoprire una pianta invasiva diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, l’Arundo Donax, nota anche come canna domestica, il cui utilizzo nell’artigianato e nell’architettura si presta particolarmente alle sfide ecologiche attuali, ma che oggi è in disuso.
 
La capanna Arundo mira a valorizzare queste tecniche e a sperimentare anche nuovi modi di utilizzo della canna domestica. Come un piccolo tempio effimero, invita il visitatore a giocare con i suoi steli che compongono la facciata, a godere dell’ombra, a riunirsi nel suo atrio e ascoltare il suono del vento attraverso le maglie dell’intreccio.
 
La raccolta e l’intreccio delle canne di Provenza utilizzate per la costruzione della capanna sono stati realizzati nell’ambito di un workshop organizzato con il collettivo di artisti SAFI e il collettivo Les Gammares, rivolto a studenti con sede a Roma. Gli studenti partecipanti si sono occupati della raccolta delle canne sulle rive del Tevere, per poi procedere alla loro spaccatura e intreccio.
 
Anno di progettazione: 2024
Materiali: canna domestica (Arundo Donax L.) e abete di Douglas del Monte Amiata
Dimensioni: 8,8 x 8,8 x 4,4 m
Progetto: atelier MARE
Realizzazione: atelier MARE, Architettura a Kilometro Zero
Ufficio tecnico struttura: BOSKÉ BOIS

LA CABANE 7L LA LIBRAIRIE 7L X VILLA MEDICI progettate da MBL architectes


 
Gli architetti francesi MBL hanno ideato il progetto Ceci sera cela, che si articola in due spazi di Villa Medici. Nei giardini, la Cabane 7L, un padiglione di lettura che invita i visitatori alla contemplazione, e nel vestibolo d’ingresso, la Librairie 7L x Villa Medici, che presenta una selezione di opere legate ai temi del Festival des Cabanes.
 
Concepito come una struttura al tempo stesso leggera e monumentale, il padiglione esplora l’ibridazione tra paesaggio industriale e gesto artigianale. Elemento centrale del padiglione, l’ossatura metallica dalla forma inclinata evoca la silhouette delle architetture vernacolari giapponesi ed è rivestita da oltre 4000 mattoni alveolari fabbricati nel Lazio, legati uno a uno con corde argentate che seguono il versante del tetto, creando giochi di luce e ombra. A terra, un’ampia piattaforma rettangolare è pensata per accogliere performance, letture ed eventi, e stabilisce un legame con il dispositivo della libreria all’ingresso di Villa Medici. Il padiglione si configura così come un “tetto abitato”, una pelle porosa e vibrante dove si afferma una forma di essenzialità: materiali grezzi, assemblaggi reversibili, economia di mezzi e serialità.
 
In eco al padiglione, la Librairie 7L si installa all’ingresso di Villa Medici come un paesaggio interno in movimento. Composta da pile di mattoni libere, stabilizzate da chiavi in legno, si presenta come un insieme di arredi-materia. Ogni pila diventa un modulo spostabile secondo le necessità d’uso, permettendo allo spazio di riconfigurarsi continuamente, tra riserva attiva ed esposizione. Questo arredo in movimento disegna un luogo d’accoglienza vivo, reversibile, in risonanza diretta con il gesto costruttivo del padiglione. Due tavoli in alluminio spazzolato, leggeri e industriali, completano il dispositivo. La libreria propone una selezione di volumi dedicati all’architettura, al giardino e al paesaggio, come altrettante estensioni testuali del progetto costruito. 
 
Anno di progettazione: 2024-2025
Materiali: ⁠⁠terracotta, legno, metallo, corde, tessili⁠⁠
Dimensioni: ⁠⁠10 x 14 m
Progetto: MBL architectes
Realizzazione e montaggio: Semotub, MBL architectes

 
Capanna LA COQUE, progettata da Fondation Huttopia & Théo Kermarrec, Pierre Robion, Charles Waltmann
Progetto vincitore del concorso Tiny House della Fondazione Huttopia, in collaborazione con Villa Medici 


              
Il concorso Tiny House della Fondation Huttopia invita i giovani architetti a presentare modelli di prototipi abitativi. Nel 2024, Villa Medici si unisce a questo concorso e seleziona, con la Fondation Huttopia, un progetto proposto da tre giovani architetti: Théo Kermarrec, Pierre Robion e Charles Waltmann. Intitolato La Coque, il progetto vincitore viene presentato nell’ambito della quarta edizione del Festival des Cabanes di Villa Medici. 

La Coque è una capanna modulare di 35 m² che si inserisce nelle riflessioni contemporanee sull’architettura reversibile e il suo utilizzo nel settore del turismo, di fronte alle sfide ambientali attuali. Concepita come una reinterpretazione del patrimonio industriale e della standardizzazione degli elementi costruttivi sviluppati nel XX secolo, propone un sistema costruttivo contemporaneo, smontabile e non invasivo.

La capanna è composta da un nucleo centrale che assolve tutte le funzioni di scarico e approvvigionamento dell’acqua, liberando uno spazio periferico aperto a 360 gradi, in cui si sviluppano diversi spazi abitativi, da quello comune a quello più privato. Il sistema geometrico consente di articolare intorno al nucleo centrale 12 pannelli modulari in facciata, fissati a telai con travi e montanti appesi al nucleo. Questo sistema garantisce l’adattabilità a diversi contesti e risolve i problemi di ventilazione, infiltrazioni d’acqua e manutenzione in un unico volume compatto.

Anno di progettazione: 2024
Materiali: struttura e pavimento in Douglas, abete rosso tre strati (facciate), tela in PVC, policarbonato, plastica riciclata (allestimento interno)
Dimensioni: 11.98 X 8.18 m
Progetto: Théo Kermarrec, Pierre Robion, Charles Waltmann, Huttopia SA, Hekipia
Realizzazione e produzione: Francomtoise d’Ossature Bois (F.O.B.), Hekipia, Huttopia SA
Supervisione: Huttopia SA, Hekipia
Montaggio: Théo Kermarrec, Pierre Robion, Charles Waltmann, Huttopia SA, HMM
 

Capanna CHIOSTRO – WHO LIVES HERE? progettata da Campo & Diploma 20 Architectural Association con l’intervento dell’artista Roger Ballen




Per l’edizione 2025 del Festival des Cabanes, Villa Medici presenta un progetto inedito di collaborazione tra architetti e studenti per la creazione di un padiglione e la sua riappropriazione da parte di un artista ospite.
 
Gli architetti romani CAMPO e gli studenti internazionali del Diploma 20 dell’Architectural Association di Londra hanno progettato insieme un chiostro composto da un portico da cui si accede verso le principali funzioni di un monastero. Ispirato alle tradizioni arabe e romane, a loro volta eredità dei giardini persiani e babilonesi, il chiostro è uno spazio vuoto centrale che regola un insieme architettonico complesso, conciliando movimento e contemplazione, bisogni materiali e spirituali, al fine di scandire la vita in comunità dei monaci. A differenza di un’architettura-oggetto destinata alla contemplazione, la capanna Chiostro si distingue per la struttura esterna modulare, che sottolinea il suo radicamento in un processo di auto-costruzione. All’interno, la purezza della forma è enfatizzata da un rivestimento continuo, realizzato con scarti di legno. Lo spazio vuoto centrale conduce a quattro piccole stanze chiuse, luoghi ideali per lo scambio, ma anche per isolarsi dal mondo.
 
All’interno della capanna, l’artista sudafricano Roger Ballen offre la possibilità della scoperta di un nuovo universo, quello di un artista outsider che ha investito nel progetto architettonico.  Intitolato Who Lives Here? questo intervento trasforma lo spazio architettonico tradizionale in un luogo in cui il visitatore è posto di fronte al caos: pareti tappezzate di disegni e oggetti sparsi - vestiti, giocattoli, oggetti d’arte e dipinti - che ingombrano il pavimento. I tanti disegni che occupano lo spazio evocano gli spiriti dell’aldilà, figure umane ai margini del mondo, intrappolate in questo teatro di oggetti rotti. Questo luogo, al confine tra reale e irreale, diventa una camera oscura dove il visitatore è costretto a esplorare il proprio vuoto interiore, un regno di ombre e fantasmi.
 
Anno di progettazione: 2024-2025
Materiali: abete, ⁠pannelli espositivi
Dimensioni: 9 x 9 m
Progetto: Campo (Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo, Davide Sacconi) & Diploma 20 Architectural Association
Intervento artistico: Roger Ballen
Realizzazione: Falegnameria K_Alma, Echo Labs
Montaggio: Campo & Diploma 20 Architectural Association, Falegnameria K_Alma


Capanna PAN-ORAMA, progettata da ASSOCIATES ARCHITECTURE



In concomitanza con l’esposizione dell’opera Panorama di Roma visto dalla terrazza di San Pietro in Montorio, dipinta nel 1779 da Louis Le Masson, Villa Medici ha invitato lo studio Associates Architecture a realizzare PAN-ORAMA, progetto per un recinto abitabile nel cuore dei giardini storici.
 
Il recinto di forma quadrata incorpora un pino secolare posto al centro del giardino e definisce due spazi: uno interno, più intimo e contemplativo, rivolto verso l’albero e il cielo, e uno esterno, più aperto, in relazione con le siepi che caratterizzano i giardini di Villa Medici. L’accesso al recinto è possibile attraverso un’apertura a est, che consente al visitatore di scegliere tra la quiete dello spazio chiuso e il percorso verso una passerella sopraelevata.
 
Lungo tutta la sua superficie la capanna è scandita da varie aperture, che permettono di instaurare relazioni visive e poetiche con l’ambiente circostante: in alcuni casi, è inquadrata la città di Roma, in altri, alcune porzioni dell’edificio di Villa Medici, e in altri ancora, il pino secolare e gli elementi naturali del giardino. Realizzato interamente in legno di pino scuro, il recinto intensifica l’esperienza visiva grazie a un effetto ottico che accentua la percezione dello spazio esterno a partire dall’oscurità dell’interno.
 
PAN-ORAMA è il progetto di un’esperienza che guida i visitatori in un racconto di svelamenti e occultamenti continui, di compressione ed espansione, di allusioni e riferimenti alla storia di Roma e di Villa Medici.
 
Anno di progettazione: 2025
Materiali: pino
Dimensioni: 14 x 14 m
Progetto: Associates Architecture
Realizzazione: ABC produzione e allestimenti.

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