Nuovi codici estetici per gli arredi Magis. Le novità 2025
La seduta Motta di Jasper Morrison, i tavoli Ancora di Ronan Bouroullec, il tavolo Pied-à-terre di BrogliatoTraverso, la sedia Bishop di Konstantin Grcic e gli specchi Squash di Paul Cocksedge
27/05/2025 - Creare esperienze uniche con un design che non smette di stupire, senza mai perdere la propria identità. Nuove forme e funzionalità ridefiniscono i codici estetici degli arredi Magis presentati al Salone del Mobile 2025: la seduta e i tavoli Motta di Jasper Morrison, i tavoli e tavolini Ancora di Ronan Bouroullec, il tavolo Pied-à-terre di BrogliatoTraverso, la sedia Bishop di Konstantin Grcic e gli specchi Squash di Paul Cocksedge.
Jasper Morrison rinnova la sua lunga collaborazione (nata nel 1993) con una novità che fa della semplicità il suo tratto distintivo: la sedia Motta, nata da una essenziale struttura in tubo di acciaio, ma con un innovativo sistema di fissaggio che permette di montare facilmente sedute e schienali di diverse finiture. Jasper Morrison cita “la Spaghetti Chair di Giandomenico Belotti, per progettare una sedia leggera con gambe verticali e un ingombro ridotto". A questa si aggiungono poi tre coffee table coordinati.
Forza e leggerezza, volumi scultorei e design essenziale. La collezione di tavoli e tavolini Ancora firmata da Ronan Bouroullec mixa l’arte del costruire di Pier Luigi Nervi al design sensuale di Angelo Mangiarotti; lo stile è quello di sempre, essenziale e scultoreo, tipico di Bouroullec. Ancora “è un progetto di tavoli, più precisamente di architettura in calcestruzzo”, racconta il designer francese, “che cerca di raggiungere la forza attraverso la delicatezza, sostenendo il piano di un tavolo con l’accuratezza del disegno e la precisione delle nervature”.
I designer BrogliatoTraverso, invece, portano il tavolo rotondo ad una nuova dimensione con Pied-à-terre, la proposta allungabile che esprime tutta il suo carattere in una zavorra che si fa segno grafico e scultoreo. Un dettaglio tanto semplice quanto iconico, che fonde le ispirazioni architettoniche classiche alla progettualità più contemporanea. Il design rotondo invita alla convivialità, mentre il meccanismo di allunga è perfettamente integrato nel volume, senza alterarne la pulizia visiva.
Bishop come “vescovo”, un nome che comunica immediatamente un senso di forza e presenza. E infatti la sedia Bishop disegnata da Konstantin Grcic si erge con una postura verticale che trasmette stabilità ed eleganza. Bishop è una sedia realizzata in lamiera d’acciaio spessa 1 mm, tagliata al laser, piegata e saldata in una struttura solida, disponibile in diversi colori. “Volevo creare una sedia che fosse immediatamente riconoscibile, ma che allo stesso tempo rivelasse i dettagli del suo materiale e del suo processo produttivo. Sono state queste qualità ad attrarmi nel progetto”, spiega Konstantin Grcic.
L'artista e designer londinese di fama internazionale Paul Cocksedge disegna gli specchi Squash, “un’esplorazione sul potere della compressione”, come spiega il designer, un gesto semplice che trasforma la materia e la forma, dando vita a oggetti che sembrano catturare un movimento. Un’idea nata dalla voglia di esplorare il confine tra tridimensionale e bidimensionale, tra morbido e rigido, tra design e pura espressione. Forme morbide, plasmate e compresse, che improvvisamente diventano superfici piatte, senza perdere il senso di volume e tensione.
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