07/05/2025 - In occasione della 19° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti, Cassina sostiene la riattivazione della Biglietteria Scarpa, un punto di riferimento architettonico della città lagunare progettato da Carlo Scarpa nel 1952.
Agorà contemporanea
L’intervento di Cassina dà nuovo respiro all'architettura, che oggi torna a vivere come fulcro narrativo e punto di ascolto attivo attraverso “Voice of Commons”, un Progetto Speciale della Biennale firmato dall'architetto e attivista Giulia Foscari e la sua duplice agenzia UNA-UNLESS, con il patrocinio dell'UNESCO, del Decennio ONU delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile e dell'Agenzia Spaziale Europea.
Per l’intera durata della Biennale, la storica biglietteria, restaurata per l’occasione, si trasforma in Ambasciata Planetaria, un luogo di confronto dedicato ai Patrimoni Globali dell’Umanità – l’Antartide, l’Oceano, l’Atmosfera e lo Spazio. Da qui un palinsesto di talk e podcast dà voce al tema dei beni comuni globali, evidenziando il loro ruolo essenziale nella costruzione di un equilibrio planetario sostenibile.
Il programma prevede anche un intervento di Cassina, l’8 maggio alle ore 15.30, con un dialogo tra Luca Fuso, amministratore delegato, Patricia Urquiola, art director, e Giulia Foscari. Un racconto a tre voci che affronterà temi essenziali nel mondo del design, come il valore dell’eredità progettuale e il modo in cui mantenerla viva nel tempo, con uno sguardo particolare all’opera di Carlo Scarpa e alla riattivazione della Biglietteria Scarpa.
Al centro del confronto, anche il lavoro filologico portato avanti da Cassina da sessant’anni, editando le grandi icone dei maestri del design sempre nel massimo rispetto dei modelli originali. Una capacità emblematica che ha permesso di restituire al mondo del design progetti inediti di grande valore storico, grazie alla realizzazione di edizioni riprese dagli archivi, mai realizzate industrialmente, che sarebbero rimaste altrimenti sconosciute.
Un’attitudine che si coniuga con un’intensa attività di ricerca e sviluppo, orientata verso un modello produttivo sempre più sostenibile, attraverso l’implementazione di materiali circolari e processi produttivi innovativi. L’intervento si interrogherà inoltre sul concetto della modernità oggi, esplorando come questo si rinnovi per rispondere alle sfide e alle esigenze contemporanee.
Un’armonia discreta tra architettura e interni
Per l’occasione, Cassina Custom Interiors, la divisione contract dell’azienda, ha realizzato un progetto per l’interno della biglietteria mirato a dialogare armoniosamente sia con l’architettura che con la vista prospettica della suggestiva cornice in cui si inserisce. Ispirandosi a un disegno degli interni di Carlo Scarpa, Patricia Urquiola ha dato vita all’idea del maestro progettando due panche caratterizzate dalla forma semicircolare e da linee sinuose che seguono il respiro dell’architettura della biglietteria, integrandosi e ripercorrendo i profili esistenti.
Realizzate da Cassina Custom Interiors in microcemento, le sedute richiamano il linguaggio materico di Scarpa, instaurando una corrispondenza silenziosa ma vibrante con le superfici originarie. In un rimando al progetto di Giulia Foscari, UNA/UNLESS, questi arredi riportano la scritta “Voice of Commons” impressa nella parte frontale.
A completare l’allestimento alcune icone del catalogo Cassina, come gli sgabelli Mexique di Charlotte Perriand, che accoglieranno e fungeranno da sedute per gli ospiti del podcast, e i pouf Modular Imagination firmati da Virgil Abloh, posizionati nell’area circostante.
Il progetto "Voice of Commons"
Sebbene la crisi climatica sia ormai innegabilmente un'emergenza, sia per i diritti umani che per la sicurezza globale, i beni comuni globali rimangono senza voce nella governance ed esclusi dalle decisioni che decretano il nostro futuro. Collocate al di là delle giurisdizioni nazionali, queste sfere interconnesse richiedono una gestione condivisa, poiché sono vitali per la resilienza del pianeta. In quest’ottica, “Voice of Commons” prevede il lancio di una petizione finalizzata a conseguire la rappresentanza legale e politica nella governance internazionale, oltre all'istituzione di una Global Commons Assembly dei beni comuni, che verrà consegnata agli esponenti delle Nazioni Unite al COP30.
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