14/03/2025 - Nel cuore delle Alpi svizzere, lungo il Passo dello Julier, sta sorgendo la struttura stampata in 3D più alta mai realizzata: Tor Alva, "La Torre Bianca" di Mulegns. Con i suoi 30 metri di altezza e un design che fonde tradizione barocca e tecnologie costruttive digitali, questo edificio non è solo un esperimento ingegneristico, ma una dichiarazione architettonica di portata globale.
Frutto della collaborazione tra la Nova Fundaziun Origen, il Politecnico di Zurigo (ETH) e diversi partner internazionali, la torre è destinata a diventare un punto di riferimento culturale e tecnologico. La struttura ospiterà spettacoli ed eventi, contribuendo alla rivitalizzazione del villaggio di Mulegns, un tempo fiorente crocevia commerciale ora ridotto a una manciata di residenti.
Un'architettura stampata strato dopo strato La caratteristica più distintiva di Tor Alva è la sua costruzione interamente stampata in 3D con cemento, un processo che permette di eliminare le casseforme e ridurre il consumo di materiale del 40% rispetto ai metodi tradizionali. L’edificio si sviluppa attraverso una serie di 32 colonne uniche, ognuna delle quali è frutto di un'elaborazione computazionale avanzata che ne ottimizza la forma e il comportamento strutturale.
L'integrazione dell'armatura avviene direttamente durante il processo di stampa, grazie alla collaborazione tra due robot che operano in tandem: uno deposita il calcestruzzo, mentre l’altro inserisce i rinforzi. Il risultato è una struttura leggera, efficiente e reversibile: la torre, infatti, è stata progettata per essere smontata e ricollocata altrove dopo cinque anni, mantenendo un'impronta sostenibile e adattabile.
Linguaggi architettonici tra passato e futuro L’estetica di Tor Alva è il risultato di una sintesi tra la ricchezza ornamentale del barocco grigionese e le possibilità espressive offerte dalla stampa 3D. Ogni colonna presenta tre livelli di articolazione geometrica, dalle forme organiche primarie a dettagli ornamentali che emergono dalla stratificazione del cemento. L’effetto finale è una superficie vibrante, capace di interagire con la luce naturale e mutare aspetto nell’arco della giornata.
Il percorso verticale all’interno della torre è un viaggio sensoriale: gli ambienti si trasformano gradualmente da stanze oscure e intime ai livelli inferiori a spazi aperti e luminosi in cima, dove un teatro con 45 posti a sedere si affaccia sul paesaggio alpino. Di notte, la struttura si illumina come una lanterna, diventando un nuovo punto di riferimento nel paesaggio del Passo dello Julier.
Un progetto pilota per il futuro dell’edilizia Tor Alva non è solo un’installazione artistica e culturale, ma un laboratorio di ricerca a cielo aperto sulle potenzialità della stampa 3D nel settore edilizio. L’ETH di Zurigo, con il suo gruppo Digital Building Technologies, ha sviluppato soluzioni all'avanguardia che potrebbero rivoluzionare l’industria delle costruzioni, rendendo gli edifici più efficienti e sostenibili.
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