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Echoes: la mostra che celebra i 50 anni della collezione iMaestri di Cassina
A Palazzo Broggi un allestimento contemporaneo e industriale di Patricia Urquiola con Federica Sala
Autore: cecilia di marzo
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21/04/2023 - Ancora per oggi è possibile visitare, presso Palazzo Broggi a Milano, ‘Echoes, 50 years of iMaestri’, la mostra che celebra il 50° anniversario della Collezione Cassina iMaestri.
All'interno dello storico palazzo milanese, in un allestimento, contemporaneo e industriale, curato dall'art director Patricia Urquiola con Federica Sala, si racconta il metodo unico che Cassina ha stabilito negli anni per editare i grandi classici attraverso la valorizzazione dell’autenticità e della cultura del design.
 
Il percorso della mostra vuole raccontare in chiave attuale il lungo lavoro di ricerca che in questi 50 anni ha portato il brand a sviluppare industrialmente gli arredi progettati dai grandi architetti del Movimento Moderno, un complesso procedimento filologico che reinterpreta in maniera contemporanea queste icone senza tempo.
 
In particolare, Echoes evidenzia l'evoluzione attraverso cui l'azienda ha saputo costruire dal passato le basi del progresso, avviando un concetto di moderna atemporalità unico nel suo genere. In questa ricorrenza, ai nomi dei grandi autori del XX secolo protagonisti delle collezioni dell’azienda, si aggiungono nuove figure fortemente legate alla sua storia: Vico Magistretti, Gio Ponti e Carlo Scarpa da aprile 2023 e Charles e Ray Eames, in previsione del lancio della loro collezione lighting nel 2024.
 
Rosso Cassina: un invito a scoprire il cuore dell'azienda
La mostra, divisa in cinque sezioni è caratterizzata dalla presenza costante di luce rossa. Questo colore, distintivo del marchio Cassina, tinge le grandi vetrine del palazzo che anticipano ai passanti i primi contenuti della mostra come, per esempio, la poltrona Sindbad di Vico Magistretti e la Banquette Meandre di Charlotte Perriand.
 
In quest'area trova spazio una grande scultura destrutturata della poltrona Red and Blue di Gerrit T. Rietveld, un'interpretazione singolare dell'archivio di Cassina, realizzata da Gianfranco Pardi in occasione di “Interni d'Autore”, campagna pubblicitaria del 1985 in cui alcune rivisitazioni di oggetti iconici erano ritratte insieme agli artisti che le avevano realizzate.
 
Entrando, il visitatore è accolto da un'atmosfera immersiva in cui proiezioni video presentano i volti e i nomi dei quattordici maestri, protagonisti di Echoes.
Il percorso si articola su due livelli e ha inizio nel piano sotterraneo, in quello che un tempo era il caveau di una banca, un luogo nascosto ed evocativo che apre le sue porte al pubblico per la prima volta, in un invito ad addentrarsi per scoprire i tesori de iMaestri.
 
“50 anni de iMaestri non è una celebrazione, ma un modo per riflettere sull'innovazione del metodo Cassina. La sua attualità, la sua rilevanza e l'apertura di un dialogo per stabilire le linee guida del futuro. Sottolineare l'importanza della ricerca, della sperimentazione, dell'autorialità, dell'originalità. E di come questo processo porta a dei valori che vanno oltre la contemporaneità. Esempio di sostenibilità del pensiero.” Patricia Urquiola, Cassina art director.
 
Sezione 1: L'intuizione dei Maestri
Il primo segmento della mostra parte dal cuore dell'azienda, raccontando l'intuizione di Cassina, l'idea alla base dei progetti e il processo di sviluppo condotto per la produzione industriale. Situato nel piano sotterraneo del palazzo, il Caveau custodisce i prototipi di alcuni dei prodotti più rinomati di Cassina, tra cui la 699 Superleggera del nuovo maestro Gio Ponti e la 4 Chaise longue à reglage continu di Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Charlotte Perriand, due icone che rappresentano l'essenza della seduta per antonomasia.
In occasione di questa mostra viene presentato in anteprima un prototipo di Galaxy, la spettacolare lampada a sospensione in alluminio disegnata da Charles e Ray Eames, esposta per la prima volta a Detroit nel 1949 durante "An Exhibition for Modern Living".
 
Questa sezione continua accompagnando il visitatore alla scoperta dei luoghi di ricerca e produzione attraverso video, documenti di archivio e modelli nelle fasi iniziali di progettazione accostati a prodotti finali. La fabbrica di Cassina è messa a fuoco dal fotografo Mattia Balsamini che riprende i raffinati giunti e incastri dalla falegnameria, mentre materiali di manifattura sono impiegati come elementi di scenografia come le cinghie industriali rosse a cui vengono appese le sedie di Gio Ponti e cumuli di segatura da cui emergono i prototipi delle sedute di Charles Rennie Mackintosh.
 
L'ambiente è reso ancora più suggestivo grazie alle pareti riflettenti che accentuano la preziosità degli oggetti conservati nel caveau. In questo contesto il divano Maralunga Mercurio Vivo del nuovo maestro Vico Magistretti, un tributo in tessuto argentato realizzato in edizione limitata nel 2014 per festeggiare i suoi 40 anni, brilla sopra una distesa di cassette di sicurezza, come un vero gioiello degno degli scrigni più sicuri.
 
Sezione 2: La ricerca continua
La seconda tappa è dedicata alla continuità tra passato e presente e pone l'accento sull'importanza della sperimentazione e dell'innovazione che ha permesso a Cassina di stabilire un metodo per editare i disegni dei più grandi nomi dell’architettura a livello seriale.
 
Scatti fotografici firmati dal duo di Amsterdam Scheltens & Abbenes appesi alle pareti ritraggono la scomposizione di icone emblematiche come la sedia Zig Zag di Gerrit T. Rietvelde la libreria Veliero e la Radio in Cristallo, due prodotti inediti disegnati da Franco Albini per la propria casa. Uno sguardo all’interno del progetto che viene valorizzato con l'esposizione dei componenti di questi ultimi due prodotti su piani sospesi al centro dello spazio. Il percorso è accompagnato da documenti e disegni di archivio a parete, in prestito dalla Fondazione Albini, e proiezioni di motion graphic dedicati alle opere degli autori.
 
Sezione 3: Building culture
Proseguendo nel percorso, questo spazio sottolinea l'importante contributo della Collezione Cassina iMaestri nella divulgazione di valori artistici universali, un'ulteriore conferma dell'approccio trasversale dell'azienda che, grazie alla sua anima culturale, ha sempre dialogato con settori diversi per arricchire la sua visione. I protagonisti della sezione sono progetti che dimostrano il valore iconico della collezione, come una selezione dei modelli più rappresentativi di Gerrit T. Rietveld, tra cui la poltroncina Red and Blue e alcuni prototipi dell’architetto olandese.
 
L'area ospita, inoltre, un'installazione scenografica che vede protagonista il tavolo Doge di Carlo Scarpa, nuovo ingresso tra i maestri. La struttura del tavolo è posizionata verticalmente in una stanza in costruzione dove dialoga con le foto di prodotto scattate da Delfino Sisto Legnani, DSL Studio.
 
Sezione 4: leri, oggi e domani. Past to Future
Il quarto settore riporta la mostra a piano terra celebrando i disegni dei maestri che hanno oltrepassato qualsiasi moda, prodotti che rappresentano al meglio l'eleganza senza tempo tipica della produzione di Cassina.
Pedane realizzate con mattoni, onduline in policarbonato su rotelle, pavimento flottante e altri materiali grezzi di costruzione presentano alcune delle icone eterne che hanno contribuito a definire il valore del design e l'identità dell'azienda, interpretate anche attraverso la lente della fotografa basata tra Amsterdam e Parigi Sarah Van Rij.
Tra queste sono esposti progetti di Vico Magistretti, Ico Parisi e Marco Zanuso, di cui vengono rivelati prototipi, scomposizioni e schizzi ricreati in 3D mentre il Paravento Balla di Giacomo Balla dialoga con una proiezione video scomposta su una parete ad angolo.
 
In questa sezione una lunga mensola accoglie cataloghi e materiali che raccontano la storia della collezione e dell'azienda, rappresentata da un logo degli anni 50 realizzato in gommapiuma retroilluminato di luce gialla.
 
Sezione 5: Anticipare il cambiamento
La sezione conclusiva della mostra illustra la capacità di Cassina di mantenere salde le radici nel passato, ma sempre con uno sguardo rivolto al futuro.
Questa prospettiva esplora materiali naturali con un focus sulla capacità unica della falegnameria di Cassina. A dimostrazione della maestria nella lavorazione del legno, sono esposti modelli di produzione come il tavolo da lavoro con il piano in legno LC15 Table de conference, Atelier Le Corbusier, Paris 1958 di Le Corbusier, usato dall'architetto nel suo Atelier, e i LC14 Tabouret Cabanon, Roquebrune-Cap-Martin 1952, arredi spartani concepiti come scatole, ma con dettagli raffinati come gli incastri a coda di rondine. In questo percorso si intrecciano prototipi mai esposti dell'archivio di Cassina, come il Table Tronc arbre, un tavolino presente nell’appartamento parigino di Le Corbusier, realizzato con un massello di un tronco d'albero privato della corteccia e appoggiato su una struttura metallica: una valorizzazione semplice ma straordinaria della bellezza naturale del legno.
 
Concessi in via eccezionale dalla Fondation Le Corbusier per questa mostra, sulle pareti sono appesi i calchi in gesso di alcuni stampi originali in legno, che raffigurano i simboli impressi sui muri degli edifici della città utopica Chandigarh progettata da Le Corbusier. Gli stessi motivi sono stati poi ripresi da Cassina nella collezione di vassoi Chandigarh, realizzata in collaborazione con Ginori 1735.
 
Un gioco di rimandi tra la natura e la sperimentazione rivela alcuni progetti di Charlotte Perriand, tra cui il Paravent Ambassade e il tavolino Rio, che appeso al soffitto dà forma a giochi di luci e ombre. In questa sezione sono esposti modelli in produzione come i Tabouret Berger e Méribel, raffinate stilizzazioni del tipico sgabello da mungitura, insieme a prototipi, mai prodotti industrialmente, della Double chaise longue (1952), la Banquette Air France e il Table Basse (1941) con un massiccio piano in pietra lasciata grezza e con la sola parte per l'appoggio lucidata. Progetti realizzati con materiali naturali che ricreano un paesaggio rarefatto, quasi lunare, che include anche il tavolino Cicognino di Franco Albini arrampicato su una massa di roccia artificiale. Questo scenario celebra la natura anche tramite un'anteprima degli scatti del fotografo italiano basato a Parigi Tommaso Sartori che ritrae ì prodotti immersi nel paesaggio incontaminato dell'Etna e del Cretto di Burri.

  Scheda evento:
Mostra:
17-21/04 PALAZZO BROGGI, VIA TOMMASO GROSSI 10, MILANO
Echoes, 50 years of iMAESTRI



Foto Mattia Balsamini


Cassina_Echoes_50 years of iMaestri_ph_Agostino Osio


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832 LUISA
3 FAUTEUIL GRAND CONFORT, GRAND MODÈLE D
4 CHAISE LONGUE À REGLAGE CONTINU, DURABLE
838 VELIERO
835 INFINITO
637 UTRECHT ARMCHAIR
2 FAUTEUIL GRAND CONFORT, PETIT MODÈLE
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6 TABLE TUBE D’AVION
635 RED AND BLUE
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CASSINA

  Scheda evento:
17-21/04 PALAZZO BROGGI, VIA TOMMASO GROSSI 10, MILANO
Echoes, 50 years of iMAESTRI

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