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Studio Farris Architects progetta 22 residenze sociali a Dessel
Un nuovo modello di edilizia sociale che punta sulla condivisione, sull’abitare collettivo e sulla valorizzazione delle unità residenziali
Autore: rossana vinci
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Ph. © Koen Van Damme Ph. © Koen Van Damme
01/03/2023 - Farris Architects, lo studio con base ad Anversa diretto dall’architetto Giuseppe Farris, ha di recente realizzato 22 residenze sociali a Dessel, piccola cittadina di 9.000 abitanti nella provincia di Anversa in Belgio. Il complesso abitativo nella periferia della città belga punta tutto sulla condivisione, sull’abitare collettivo e sulla valorizzazione identitaria delle unità residenziali, così da offrire un’alternativa alle soluzioni più standardizzate tipiche dell’edilizia sociale. 

Lo Studio Farris ha vinto il concorso bandito da De Ark nel giugno 2012. Il cantiere, partito a febbraio 2018 e completato, per la parte edilizia, nel marzo 2021, si è concluso nell’agosto 2022 con le ultime sistemazioni del verde. Tutte le 22 residenze sono state assegnate. Si tratta di 6 case da 119 metri quadrati, 8 appartamenti da 92 metri quadrati e 8 appartamenti da 78,5 metri quadrati. 

Il progetto di Studio Farris prevede che le residenze siano arretrate rispetto alla strada in modo da permettere la realizzazione di un ampio giardino pubblico a servizio dell’intero quartiere. Un luogo condiviso per stare insieme e rilassarsi che restituisce spazio alla circolazione pedonale. L’idea è proprio quella di sviluppare la vita sociale del quartiere intorno a un nucleo verde, pubblico e condiviso, e allo stesso tempo di garantire a ogni alloggio un piccolo giardino privato, che privilegia un carattere più domestico e intimo, sul fronte opposto rispetto alla strada. 

Le unità abitative sono tutte organizzate secondo un unico modello distributivo, che prevede il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina e un piccolo bagno di servizio al piano terra; al piano superiore le camere da letto. Ma le configurazioni dei vari ambienti sono variabili, così come le scelte formali che definiscono le facciate, per cui ogni casa appare come una unità indipendente, seppur facente parte di un complesso. 

“Il progetto è guidato dall’idea che l’abitare sociale possa godere di varietà, di ricchezza di sfumature, che normalmente non si ritrovano nelle soluzioni standardizzate e seriali dell’edilizia a basso costo”, ha dichiarato Giuseppe Farris, founder di Studio Ferraris.

Le 22 abitazioni sono ospitate all’interno di 7 corpi di fabbrica che si dispongono l’uno a fianco dell’altro, nella parte interna del lotto. Tra la strada e le abitazioni si dispone un’area verde concepita come un parco a uso della collettività. Ciascun corpo di fabbrica si pone ortogonalmente rispetto alla strada ed è definito dall’accostamento di due volumi di forma parallelepipeda, l’uno slittato rispetto all’altro, caratterizzati da una larghezza fissa e da una lunghezza variabile. Anche la loro altezza differisce, seppur leggermente. Nel suo insieme, l’insediamento assume una configurazione dallo schema libero, nella quale gli edifici si protendono e arretrano variabilmente dando luogo a un gioco sempre mutevole. Giardini privati si trovano dietro agli edifici. Le case, compatte e dal tetto piano, sono realizzate con mattoni faccia a vista, una soluzione tipica e ancora ampiamente usata in ambito locale che Studio Farris ha composto ricorrendo a diversi impasti e colori così da dare luogo a leggere variazioni tra un edificio e l’altro. Sulle facciate le aperture, generose, seguono anch’esse un gioco compositivo libero. 

Lo schema geometrico che regola la planimetria degli edifici organizza anche le aree verdi, incluso il parco, la cui forma scalettata sembra riflettere il disegno della parte costruita. All’interno del parco, in contrasto con il suo perimetro, è definito un sistema fluido e sinuoso di percorsi pedonali e aree aperte che accolgono diverse funzioni - dalla zona giochi per i bambini alle panchine per la sosta. Ci sono poi delle aree definite come wadi, ovvero zone umide in cui l’acqua piovana proveniente dalla piazza viene convogliata in un drenaggio che lascia che l’acqua si infiltri lentamente nel terreno.  

Studio Farris Architects ha di recente realizzato i nuovi Headquarters di Buysse & Partners all’interno del celebre BP Building di Anversa, opera di Leon Stynen del 1963. In questo momento, tra gli altri progetti, lo studio diretto da Giuseppe Farris sta completando un progetto di recupero di un intero isolato nel centro di Zottegem e sta finalizzando un ampio programma residenziale e pubblico a Anderlecht. 

  Scheda progetto: Social Housing in Dessel
Martino Pietropoli
Vedi Scheda Progetto
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Koen Van Damme
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