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Studio Settanta7 vince il concorso per il Bosco della Musica
Per il nuovo Conservatorio una forma organica che richiama la natura, fonte d’ispirazione per qualsiasi forma d’arte
Autore: cecilia di marzo
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08/11/2022 - Studio Settanta7 si aggiudica la vittoria del Concorso internazionale di progettazione per la creazione de “Il Bosco della Musica” di Rogoredo, seconda sede del Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano.
A rappresentare lo studio vincitore l’architetto Lorenzo Albai che ha sottolineato la valenza principe del progetto, di rigenerazione urbana e ambientale, ma anche umana e sociale: «Una rigenerazione urbana che passa da un approccio sinergico tra bellezza ed efficacia e che vede nella sintesi tra un’immagine poetica, come le foglie d’autunno che volteggiano nel vento, e un‘avanguardia progettuale l’obiettivo finale del progetto stesso». 

Il progetto intende ampliare il sapere e la bellezza, coltivati per secoli tra le mura di via Conservatorio, creando un luogo di ampia destinazione e regalando una seconda vita a un quartiere che da tanto tempo porta il peso dello spaccio. Il nuovo Conservatorio si costituirà in un’ottica di forme organiche che richiameranno la natura, in quanto la stessa è fonte d’ispirazione per qualsiasi forma d’arte. 

‘‘La natura ispira, contagia, placa e crea. In essa e con essa l’artista e l’essere umano riflette, dà forma alla sua arte, si ripara e trova sollievo”

Gli edifici presentano linee curve, come foglie che alla caduta dall’albero vengono soffiate dal vento,

creando dei movimenti dinamici in sequenza. La regolarità e la rigidità urbana dell’area d’intervento, lasciano però il posto a spazi, forme creative, fluide, allo stesso tempo contemporanee, inclusive e attrative per le nuove generazioni.

Il concept si pone in continuità con la Palazzina Ex-chimici, richiamando l’impiego di linee curve nel disegno degli edifici, degli spazi esterni e declinando la tipologia ad anfiteatro dell’edificio esistente per la caratterizzazione del nuovo Auditorium e delle piazze principali del Campus.

Il lato sud del lotto presenta dei disturbi dati da elevati livelli di rumorosità causati dalla ferrovia, dalla
stazione metro e dal traffico, motivo per cui si è pensato a una disposizione che non recasse alcun tipo di problematica acustica posizionando come primo edificio più esposto alla rumorisità l’auditorium e come edificio meno esposto a nord la residenza mista.

L’Auditorium si compone di due blocchi: quello principale, trattato con muri totalmente opachi e un rivestimento a mosaico, ospita la sala da concerto, il secondo blocco ospita le funzioni “satellite”e la facciata, in sintonia con la scuola di musica Elettronica e la residenza, si compone di moduli alternati a vetrate.

Per una perfetta integrazione della Palazzina Ex-Chimici all’interno del lotto, le aule sono distribuite al piano interrato, al piano terra rialzato e al primo piano. Un vano ascensore collega tutti i piani e l’ingresso principale è stato ripensato affiancando alla scalinata centrale due rampe laterali di accesso che seguono il perimetro del fabbricato. A completamento, nello spazio retrostante l’edificio, è stata inserita la piazza dell’Anfiteatro.

Il senso di accoglienza e inclusività generato dall’intervento, sarà principalmente dovuto all’impiego del sistema a padiglioni che si integrerà con la vegetazione e la natura circostante, anche internamente, e renderà la gestione degli edifici e dell’area più semplice.

L’integrazione di nuove funzioni, servizi e spazi collettivi, quali l’Auditorium, il ristorante/ bar e le piazze urbane, consentirà infatti, di coinvolgere ed incuriosire, dando vita ad un nuovo snodo urbano della città di Milano, comportando una crescita positiva e salutare del territorio.

Il raggiungimento del Campus è favorito, non solo dalla vicinanza del lotto d’intervento al nodo di interscambio modale di Rogoredo, ma anche dall’inserimento nel Campus stesso di per- corsi pedonali e ciclabili che si pongono in continuità con il sistema ciclo-pedonale esistente.

Nell’area di progetto è stata distribuita una serie di piazze satellite in corrispondenza agli accessi del lotto, agli ingressi degli edifici, che a loro volta si incontrano poi con gli altri percorsi principali e secondari. Le piazze principali nascono adiacenti agli edifici e le loro forme sono determinate dalle geometrie del concept e dell’architettura stessa.

I temi principali che hanno definito gli aspetti essenziali del progetto, sono i seguenti: 
il Bosco, fonte di ispirazione del progetto per la volontà di implementare la dotazione di aree verdi in città e riqualificare il contesto urbano ed ambientale;
il Suono e la Musica, soluzione funzionale alla rigenerazione sociale attraverso educazione, cultura e aggregazione, per la nascita di un cluster sulla musica dal vivo e la musica digitale.
la Memoria del passato industriale, nella forma della Palazzina Ex Chimici, oggetto di recupero per ospitare alcune funzioni didattiche del Conservatorio “G,. Verdi” di Milano;
- la Sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che concilia la volontà di creare un campus verde, aperto, inclusivo, accessibile ed innovativo, cerniera tra il borgo storico di Rogoredo e la nuova Santa Giulia, alla necessità di soluzioni resilienti rispetto ai cambiamenti climatici, in grado di ridurre le emissioni di gas effetto serra e tendenti alla neutralità energetica.


  Scheda progetto: Il Bosco della Musica
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