Naturale inclinazione
ciclo di incontri pubblici dedicati alla cultura del giardino nel mondo contemporaneo
12, 17, 19, 24 settembre 2025
Auditorium Palazzo Bomben, Fondazione Benetton, Treviso
È Abitare la montagna, il tema della nuova edizione di Naturale inclinazione, il ciclo di incontri pubblici dedicato alla cultura del giardino nel mondo contemporaneo, organizzato venerdì 12, mercoledì 17, venerdì 19 e mercoledì 24 settembre, nell’auditorium di Palazzo Bomben di Treviso, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Simonetta Zanon (responsabile progetti paesaggio), e ispirato a Ippolito Pizzetti (1926-2007), figura luminosa di progettista del paesaggio e del giardino. Il titolo della rassegna, Naturale inclinazione, rinvia alla sua eredità culturale, riprendendo il titolo della raccolta dei suoi scritti per la rivista «Golem l’Indispensabile».
In programma quattro appuntamenti che uniscono competenze e linguaggi diversi, – cinematografici, artistici e della ricerca nel campo del paesaggio e dell’architettura –, per offrire uno sguardo largo sul tema.
La montagna sarà osservata come luogo speciale di relazione tra l’uomo e la natura, spazio privilegiato dove l’esplorazione fisica si fonde con la contemplazione e la riflessione, ma anche, nelle sue criticità attuali, come paesaggio sempre più a rischio a causa della crisi climatica, e, ancora, come territorio di sperimentazione, dove ricercare e immaginare inedite forme di convivenza e progettazione del paesaggio.
Si inizierà venerdì 12 settembre alle 18 con il racconto dell’esperienza della Scuola Nomadica, progetto di pedagogia alternativa basato sulle pratiche performative e radicato nelle Alpi, raccontato da Filippo Andreatta, regista teatrale e fondatore di Office for a Human Theatre [OHT], e Edoardo Lazzari, curatore indipendente e dottorando presso l’Università La Sapienza di Roma. Creata nel 2020 da Office for a Human Theatre [OHT], la Scuola Nomadica si svolge ogni estate a circa 2000 metri d’altezza nel territorio alpino, riunendo una comunità eterogenea di partecipanti e mentor impegnati in diverse discipline, con l’intento di sviluppare «un programma di pedagogia alternativa radicato nella creatività artistica, che pratica l’apprendimento orizzontale e l’apertura pedagogica». Una scuola fondata sul rapporto fra arti performative e paesaggio che si muove fra montagne, paludi e altre aree rurali contaminando l’arte con le scienze naturali e sociali e dove le Alpi smettono di fungere da semplice contesto per porsi come mondi per ripensare la stessa nozione di teatro, «arte multispecie» e «luogo in cui diversi organismi possono interagire per produrre connessioni inaspettate e sorprendenti».
Mercoledì 17 settembre alle 20.30 il regista Marco Zuin introdurrà la visione del film Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Italia/Belgio/Francia/Gran Bretagna, 2022, 147’). Tratto dall’omonimo bestseller di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017, il film racconta una storia di amicizia, di padri e di figli e delle scelte che facciamo nella vita che ci viene data, sullo sfondo di montagne da scalare fisicamente e psicologicamente. Pietro e Bruno hanno dodici anni quando le loro vite vengono a incrociarsi nel paese di montagna dove vive quest’ultimo, nei pieni anni ottanta dello spopolamento dei paesi a favore delle grandi città.
Il film ha vinto il premio della giuria al 75º Festival di Cannes, oltre a quattro David di Donatello, tra i quali quello per il miglior film.
Gli ultimi due appuntamenti del ciclo porteranno lo sguardo della ricerca e del progetto di paesaggio sul tema Abitare la montagna.
Venerdì 19 settembre alle ore 17.30 saranno illustrati i risultati di due ricerche condotte in Fondazione Benetton nell’ambito delle Borse di studio sul paesaggio: Camila Burgos Vargas, assegnista presso l’Università Iuav di Venezia, presenta la ricerca svolta in Fondazione Benetton nel 2024, La fine dell’eterno? Patrimonio geologico: identità, cambiamento climatico e conservazione, nella quale, approfondendo i casi specifici delle Dolomiti e dell’Etna, ha indagato sul concetto di patrimonio geologico (o geopatrimonio) e sulla sua conservazione dal punto di vista del paesaggio, dove il fattore tempo e la costante trasformazione sono elementi chiave della disciplina, con l’obiettivo di trovare nuovi possibili modi di affrontare i cambiamenti nel tempo e le stratificazioni contemporanee nel patrimonio architettonico, tenendo conto anche degli stravolgimenti causati dai cambiamenti climatici e dei loro effetti sull’identità del territorio.
Matteo Vianello, dottore di ricerca in Composizione architettonica all’Università Iuav di Venezia, presenterà la ricerca svolta in Fondazione Benetton nel 2023, Primo Bollettino dei ghiacciai estinti. Previsioni, necrologi, ascolti del paesaggio di ghiaccio della Marmolada. Alla luce delle previsioni scientifiche che ne prevedono la loro definitiva fusione entro i prossimi decenni, l’estinzione dei ghiacciai innesca una crisi degli strumenti con cui si concepisce il paesaggio dell’abitare, non solo ponendo la rischiosa sfida di definire culturalmente la morte o la nascita di una ecologia, ma soprattutto sovvertendo le sue temporalità. Per questo, la ricerca colleziona le pratiche di trasformazione e rappresentazione che hanno definito il paesaggio di ghiaccio, deducendo dei rapporti di temporalità tra la dimensione climatica, politica, culturale del ghiacciaio.
Inoltre, Stefano Collizzolli, autore e regista di cinema documentario, socio fondatore della casa di produzione Za-Lab, presenterà Il canto del ghiaccio, il progetto documentario di lungo periodo che sta conducendo con Paolo Ghisu, fotografo e filmaker, per osservare e ascoltare la fusione del ghiacciaio del Làres, in Trentino, nel gruppo dell’Adamello. Decine di salite in quota che intrecciano osservazione, documentazione, raccolta di video, fotografia e suono.
Introduce Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton.
Interviene Mauro Varotto, professore di Geografia e Geografia culturale all’Università degli Studi di Padova.
Mercoledì 24 settembre alle ore 17.30, Loredana Ponticelli, architetta paesaggista, direttrice scientifica di «Architettura del Paesaggio», rivista ufficiale dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, e Luca Zilio, dottore di ricerca in Composizione architettonica all’Università Iuav di Venezia con la tesi La montagna di Ermenegildo Zegna. Invenzione di un paesaggio dell’Italia moderna, solleciteranno una riflessione sul tema Inventare la montagna. Il contributo dell’arte del giardino e del progetto di paesaggio.
Nel momento in cui i paesaggi di montagna (e chi li abita) reclamano visioni aggiornate, in grado di immaginare nuovi modelli di sviluppo per affrontare al meglio le enormi sfide della crisi climatica e di un futuro delle terre alte decisamente incerto, in bilico tra spopolamento e turismo eccessivo, il progetto di paesaggio può e deve offrire una risposta adeguata. Per non cadere nel tranello della abbandonologia glamour (cit. Mauro Varotto) o in quello della montagna luna-park è necessario andare oltre lo stereotipo e il banale cliché, cambiando paradigmi spesso dati per scontati, per inventare la montagna di oggi, anche recuperando l’inventiva e la sensibilità dei “grandi maestri” del progetto paesaggistico del Novecento, a partire da Pietro Porcinai.
Ingresso libero.
Auditorium Palazzo Bomben, via Cornarotta 7, Treviso.
Agli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e all’Ordine degli Agronomi e Forestali che ne faranno richiesta saranno riconosciuti i crediti formativi.
Programma
venerdì 12 settembre ore 18
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
La Scuola Nomadica
Filippo Andreatta, regista teatrale e fondatore di Office for a Human Theatre [OHT], e Edoardo Lazzari, curatore indipendente e dottorando presso l’Università La Sapienza di Roma, presentano un progetto di pedagogia alternativa basato sulle pratiche performative e radicato nelle Alpi, a partire dai contenuti del volume A Nomadic Book. Office for a Human Theatre, a cura di Filippo Andreatta e Sarah Messerschmidt (b-r-u-n-o.it 2025)
mercoledì 17 settembre ore 20.30
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Le otto montagne
Proiezione del film di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Italia/Belgio/Francia/Gran Bretagna, 2022, 147’). Introduce Marco Zuin, regista
venerdì 19 settembre ore 17.30
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Contributi dal mondo della ricerca
La fine dell’eterno? Patrimonio geologico: identità, cambiamento climatico e conservazione
Camila Burgos Vargas, assegnista presso l’Università Iuav di Venezia, presenta la ricerca svolta in Fondazione Benetton nel 2024 (borsa di studio paesaggio)
Il canto del ghiaccio
Stefano Collizzolli, autore e regista di cinema documentario, socio fondatore della casa di produzione Za-Lab, presenta il progetto documentario di lungo periodo che sta conducendo con Paolo Ghisu, fotografo e filmaker, per osservare e ascoltare la fusione del ghiacciaio del Làres, in Trentino, nel gruppo dell’Adamello
Primo Bollettino dei ghiacciai estinti. Previsioni, necrologi, ascolti del paesaggio di ghiaccio della Marmolada
Matteo Vianello, dottore di ricerca in Composizione architettonica all’Università Iuav di Venezia, presenta la ricerca svolta in Fondazione Benetton nel 2023 (borsa di studio paesaggio)
Introduce Luigi Latini, direttore della Fondazione Benetton.
Interviene Mauro Varotto professore di Geografia e Geografia culturale all’Università degli Studi di Padova
mercoledì 24 settembre ore 17.30
Auditorium spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
Inventare la montagna. Il contributo dell’arte del giardino e del progetto di paesaggio
Intervengono Loredana Ponticelli, architetta paesaggista, direttrice scientifica di «Architettura del Paesaggio», rivista ufficiale dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, e Luca Zilio, dottore di ricerca in Composizione architettonica all’Università Iuav di Venezia con la tesi La montagna di Ermenegildo Zegna. Invenzione di un paesaggio dell’Italia moderna.