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Ph. © Claudio Palma
25/07/2022 - Una stella Michelin, primo d’Italia e n. 9 nel mondo nei “Travellers’ Choice Best of the Best 2021. Il ristorante Quintessenza sorge nel centro storico di Trani, in una posizione privilegiata con affaccio sul castello Svevo, con vista cattedrale e come sfondo il mare. Un ristorante di famiglia dove lo chef Stefano Di Gennaro reinterpreta con creatività contemporanea la tradizione della cucina pugliese e le sue radici locali.
L'intervento – la cui progettazione e direzione lavori è stata curata dallo studio tranese Cervino Ingegneri & Architetti Associati con la collaborazione di Corfone+Partners che ne ha firmato il progetto di interior – si sviluppa all’interno di in un palazzo dell’Ottocento in pietra e tufo con terrazza belvedere sulle meraviglie della “perla dell’Adriatico”.
Per citare Aristotele, la Quintessenza con i quattro elementi aria, acqua, fuoco, terra, indica l’etere. Il quinto elemento. Sono proprio i 4 elementi a costituire il fil rouge dell’intero progetto, dove volte a vela e murature in tufo e pietra la fanno da padrone, raccordano i tre livelli del ristorante.
Al piano terra un ampio ingresso dove si sviluppa il camino – fuoco – che indirizza verso gli ambienti principali: un’ampia cucina a vista; i bagni concepiti come grandi capsule autonome che ricordano per forme e colori la pietra di Trani e dove vegetazione stabilizzata si innesta sulle pareti e su elementi metallici a soffitto; la saletta degustazione intima e privata gode di un’ atmosfera romantica con luce soffusa ed affaccio sul castello.
La scala, in lamiera metallica sagomata che si innesta nella struttura esistente conduce al piano ipogeo. Un ampio ambiente di passaggio dove sono posizionati un albero di ulivo – terra – e la ghiacciera – acqua – viene messo in risalto mediante la definizione di un nuovo solaio che prosegue anche all’interno di una delle sale degustazione, quasi a voler richiamare in chiave moderna i solai cassettonati antichi.
Le altre due sale degustazione contigue e comunicanti sono accomunate dalla presenza di piccole luci ancorate alle volte che accompagna il cliente nel suo viaggio tra i sapori e gli odori della cucina del ristorante Quintessenza.
Da una delle due sale si accede all’interno di un piccolo patio trapezoidale che si apre verso il fossato del Castello. Il patio, convertito in sala degustazione all'aperto, ha la funzione di creare un intimo e privilegiato affaccio verso il castello Svevo.
Al piano ipogeo troviamo la cantina alla quale si accede mediante una porta circolare stile caveau in metallo e vetro, quasi a voler condurre il visitatore in un ambiente allo stesso tempo magico e prezioso. Le bottiglie, scrupolosamente selezionate dal sommelier, sono collocate in una griglia d'acciaio sul perimetro del caveau che lascia intravedere le mura antiche del 1300.
Infine, percorrendo la vecchia scala in pietra, a diretto contatto con il cielo, si sviluppa il progetto esterno. Pareti trasparenti realizzati con tondini di ferro che ingabbiano vasi di piante rampicanti rendono il piano copertura unico e suggestivo, un ambiente che si adatta alla stagionalità della materia organica per intensità e cromatismo. Un giardino sulla copertura che si affaccia sulla città, delimitato da setti mobili che costituiscono all’occorrenza piccoli privé.
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