16/05/2022 - La Canal House di Studio Farris è una piccola residenza che si inserisce con originalità tra le case che si affacciano sul canale Brussel-Scheldt Maritime che divide in due la cittadina di Humbeek, in Belgio.
Nel privilegiare il rapporto con il canale, il progetto di questa casa elabora un’originale configurazione spaziale basata sulla definizione di una nuova relazione tra gli ambienti esterni e quelli interni.
Canal House Humbeek nasce per sostituzione di un edificio preesistente e sfrutta la superficie disponibile collocandosi rispettosamente all’interno del profilo definito dalla schiera di edifici residenziali che affacciano sul canale, seguendo l’andamento dei tetti a capanna. Ma l’elegante integrazione nel contesto urbano si arricchisce di soluzioni inedite, che sviluppano le potenzialità del lotto e ridefiniscono le condizioni di uso della casa.
Le altre case che affacciano sul canale non valorizzano la presenza del corso d’acqua e questo nega ogni opportunità di relazione sia con la dimensione pubblica sia con la vista dello spazio aperto. La distribuzione delle case tradizionali vede infatti le zone giorno al piano terra, con finestre alte e protette da tende per esigenze di privacy.
Studio Farris ha, quindi, lavorato sulla volumetria e sulla distribuzione degli spazi, svuotando parte della sagoma originaria, ribaltando le funzioni d’uso nel collocare la zona giorno al primo piano e quella notte al piano terra, lavorando a una accurata ridefinizione dei confini tra gli spazi interni e quelli esterni. Se nella parte posteriore la casa sfrutta tutta l’altezza consentita, è sul fronte che la sagoma dell’edificio viene modificata.
Il corpo di fabbrica recede, dà luogo a una facciata introversa che si sviluppa intorno a un nuovo spazio originato dalla sottrazione di volume. Il progetto di Studio Farris determina così un inedito sviluppo spaziale generato da un cortile di ingresso al piano terra, che funge da filtro tra la strada e l’abitazione, cui corrisponde un piccolo giardino che si trova nella parte posteriore della casa.
L’ambito di ingresso e di filtro ricavato al piano terra è un “cortile giapponese”, dice Giuseppe Farris, richiamando l’esperienza delle architetture di Carlo Scarpa approfondite durante i suoi studi allo IUAV di Venezia.
L’idea è quella di un piccolo giardino segreto, da scoprire al di là del cancello che lo separa dalla strada lungo il canale. Nel cortile un albero introduce un senso di naturalezza, di calore e di proporzione.
Le due camere da letto che si trovano al piano terreno beneficiano anch’esse di questa condizione di quiete e di intimità. Una si apre direttamente sul cortile. L’altra si affaccia sul giardino posteriore, che offre aria e luce anche alla zona bagno. I cortili contribuiscono inoltre a determinare una continuità spaziale tra il piano terra e il primo piano, dove si sviluppa la zona giorno. La scala cui si accede dal cortile di ingresso porta al piano superiore e si sviluppa in adiacenza al cortile di ingresso, che accompagna alla scoperta della vista sul canale.
A questo punto il soggiorno si proietta e si espande all’esterno attraverso una terrazza che, al contempo, porta all’interno aria e luce. La zona giorno continua in una sala da pranzo e, raggiunta la parte posteriore della casa, nella cucina che affaccia sul secondo cortile.
La relazione stabilita tra gli ambienti interni, i cortili e gli spazi esterni contribuisce a definire una ideale connessione tra i due livelli e a conferire all’intero intervento una continuità spaziale che individua a ogni occasione un mutevole rapporto con l’esterno.
Studio Farris Architects ha di recente realizzato i nuovi Headquarters di Buysse & Partners all’interno del celebre BP Building di Anversa, opera di Leon Stynen del 1963. In questo momento, tra gli altri progetti, lo studio diretto da Giuseppe Farris sta completando un progetto di recupero di un intero isolato nel centro di Zottegen e sta finalizzando un ampio programma residenziale e pubblico a Anderlecht.
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