03/08/2020 - La designer americana Kelly Wearstler, l’architetto e designer Omer Arbel − Co-founder and creative director di Bocci − e l’interior designer Robert McKinley − founder dell’omonimo studio di progettazione con sede a New York − sono i protagonisti dell’appuntamento settimanale con i giurati della nuova edizione degli Archiproducts Design Awards.
In conversazione con la redazione di Archiproducts, i tre intervistati – parte della giuria composta da oltre 60 tra studi di architettura, designer, direttori creativi, editor e fotografi tra le più influenti personalità a livello globale – hanno espresso il loro personale punto di vista sulla cultura del progetto e le loro aspettative sulle candidature degli ADA 2020.
Kelly Wearstler, “Sono alla ricerca di progetti capaci di spingersi oltre i confini e di stabilire una connessione emotiva”
Eclettico ed 'esperienziale', lo stile della pluripremiata designer americana Kelly Wearstler sta cambiando il volto del design americano contemporaneo.
Attraverso un'esplorazione della materialità, del colore, delle forme e una calibrata giustapposizione di stile contemporaneo ed echi vintage, Kelly Wearstler firma gli interni di lussuose residenze e di hotel internazionali, da Beverly Hills ai Caraibi.
Il suo omonimo marchio di lusso e lifestyle spazia dall'arredamento all'illuminazione, fino ai tappeti, tessuti e rivestimenti, mescolando influenze di viaggi, architettura e moda, fino al graphic design e alla letteratura.
Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierai?
Premierò progetti audaci, risultato di sperimentazioni su nuove idee e tecniche, che siano capaci di spingersi oltre i confini di una sterile ‘comfort zone’ e che favoriscano una connessione emotiva.
Sono sempre stata attratta dalla sperimentazione nell'uso dei materiali e dalla commistione di stili di diverse epoche. Per usare un’espressione che riassuma il criterio che mi guiderà durante la valutazione delle candidature, posso dire che che ‘l’estetica del rischio’ sarà il valore aggiunto che apprezzerò.
Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
Un premio di design dovrebbe puntare i riflettori su designer visionari, celebrando progetti fuori dagli schemi e di grande impatto.
Gli ADA sono una grande opportunità per promuovere un’interconnessione nella comunità del design, una sinergia tra designer e produttori in concorso per lo stesso fine.
A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
Il design contemporaneo dovrebbe elevare l'esperienza umana, esaltando i sensi e ampliando le aspettative sugli oggetti di uso comune.
Al giorno d’oggi si ha necessità di innovazioni che siano altamente funzionali e che migliorino allo stesso tempo l'esperienza del quotidiano.
Omer Arbel, “La vera innovazione nel design? Il giusto mix tra bellezza e stupore”
Dividendosi tra Vancouver e Berlino, la ricerca di Omer Arbel spazia dall'architettura, al design fino alla scultura.
Tra i temi centrali del suo lavoro vi sono le indagini e le sperimentazioni sulle qualità meccaniche, fisiche e chimiche dei materiali e l'esplorazione della luce come mezzo dinamico.
Arbel è inoltre co-fondatore e direttore creativo del marchio di illuminazione Bocci.
Nel corso del 2020 Arbel sarà in mostra in Germania e in Grecia rispettivamente con una presentazione di quattro progetti di architettura a Berlino e una nuova serie di oggetti in rame alla Carwan Gallery di Atene.
Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierai?
Valuterò positivamente i prodotti che mi infonderanno un senso di sorpresa e di piacere, insieme. Vorrei vedere qualcosa di inaspettato..
Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
Credo che non si possa fare a meno dei premi e dei concorsi, di qualunque categoria si tratti. Essi sono strumenti di legittimazione, non possiamo lavorare nel vuoto, ma dobbiamo confrontarci con il mondo reale e con i nostri ‘competitors’. Il rispetto da parte dei nostri colleghi e della comunità è importante per qualsiasi professionista, sia a livello personale che professionale.
A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
Non può esserci una risposta univoca a questa domanda, le esigenze della comunità non sono le stesse. Più il 'paesaggio' diventa eterogeneo, meglio è. Ogni operatore del settore dovrebbe rispondere a questa domanda sia per sé stesso che per il suo pubblico, e più le risposte sono diverse, meglio è.
Robert McKinley, “Premiare l'originalità, la passione e l'autenticità in ogni sua forma”
Robert McKinley, a capo dello studio omonimo con sede a New York, è la forza creativa di alcuni dei progetti di hospitality più interessanti degli ultimi anni, tra cui alcuni l'Hotel Joaquin a Laguna Beach in California e l'Hotel Kinsley a Kingston, New York.
Robert costruisce la sua carriera a partire dal suo amore viscerale per l'artigianato partendo dal campo del visual merchandising di vari marchi di moda tra cui Giorgio Armani e Donna Karan.
McKinley ha anche collaborato a installazioni con artisti come Mike Mills, Tom Sachs, Santigold, Takeshi Murata e con progetti presso istituzioni come il MoCA di Los Angeles.
Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierai?
Apprezzo l'attenzione per i dettagli e mi affascina l’approccio sartoriale dell'artigianato.
Quando progetto uno spazio, cerco l'ispirazione da ogni parte, quindi amo i prodotti che esprimono un mood unico, che non si trova altrove.
Anche la creatività, ovviamente, è particolarmente importante – come mezzo sia per innovazioni spinte verso il futuro sia per riadattare un'idea classica del passato.
Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
I premi di design sono oggi più importanti che mai. C'è la sensazione reale che il mondo stia cambiando, ed è essenziale che il nostro design risponda a queste sfide andando di pari passo con questa evoluzione. Credo che l'originalità, la passione e l'autenticità in ogni forma vadano premiate sempre.
A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
Per quanto sia stato inaspettato e sconvolgente, credo che ricorderemo questo 2020 come un anno di rallentamento e riflessione. Tradotto nel linguaggio del design ciò significa che abbiamo bisogno di prodotti che durino, che creino un senso di comfort e stabilità.
La casa ha assunto un significato completamente nuovo in questo periodo..penso che questa consapevolezza raggiunta ci guiderà nella scelta del design per il futuro.
Anche nei prodotti per l'ospitalità o gli spazi commerciali, mi aspetto una tendenza all’uso di forme morbide e confortevoli e un'enfasi sui dettagli.
In mezzo a tutti i traumi e lo stress, questo potrebbe essere un momento straordinario per la comunità del design per ripensare il nostro scopo più importante che, a mio avviso, è la comodità e la semplicità.
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