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ADA 2020: la parola ad ecoLogicStudio, AB Concept e Meyer Davis
Si rinnova l'appuntamento con i giudici della nuova edizione degli Archiproducts Design Awards
Autore: rossana vinci
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07/09/2020 - I Co-fondatori di ecoLogicStudio Claudia Pasquero e Marco Poletto, insieme a Will Meyer e Gray Davis – a capo dell’omonimo studio di progettazione con sede a New York – e a Ed Ng, Co-Founder dello studio con sede ad Honk Kong AB Concept, sono i protagonisti del settimo incontro con i giurati della nuova edizione degli Archiproducts Design Awards.

La call for entries del Premio sta per volgere al termine. Le aziende hanno tempo fino al 21 settembreper candidare i propri prodotti e cogliere l’opportunità di rientrare tra i vincitori. In attesa di scoprire quali saranno i vincitori degli ADA 2020, i giudici della nuova edizione – oltre 60 nomitra i più influenti a livello globale tra Studi di Architettura, Designer, Direttori Creativi, Editor e Fotografi – stanno condividendo con la redazione di Archiproductsil proprio personale punto di vista sulla cultura del progetto e le loro aspettative sulle candidature di quest'anno. 

ecoLogicStudio, “Premieremo prodotti con la capacità di diventare virali e fare networking” 

Dall’East End di Londra, Marco Poletto e Claudia Pasquero – con il loro ecoLogicStudio– sperimentano possibili interrelazioni tra il mondo della natura e quello delle nuove tecnologie e materiali. Fondato nel 2005, lo studio si dedica alla ricerca sul design bio-digitale per la definizione di una nuova 'ecologia' dello spazio e dei comportamenti umani.
Questo approccio allargato al design – dal micro al macro – si inserisce in una pratica sperimentale, dove progetti e installazioni firmati dal duo creativo diventano dei veri laboratori interattivi.


Marco Poletto e Claudia Pasquero 


Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierete?
Oggi, come designer, oltre al singolo prodotto crediamo sia necessario pensare alle implicazioni dello stesso all'interno di una scala più ampia e relazionato ai diversi ambiti che vanno aldilà del gesto creativo. 
Si dovrebbe guardare alla capacità dei progetti non solo di soddisfare un mercato di nicchia, ma anche (e soprattutto) alla capacità di costituire un monito di cambiamento e trasformazione in relazione a processi di scala globale.

Basta prendere come esempio le catene di approvvigionamento alimentare e le conseguenze di tali processi, le emissioni inquinanti e il riciclo dei rifiuti. Oggi sarebbe doveroso chiedersi: come può il mio progetto influenzare positivamente i modelli di produzione e di consumo ispirando allo stesso tempo il comportamento responsabile degli utenti?  



Claudia Pasquero

Siamo da sempre affascinati da un certo approccio sistemico nel campo progettazione: unire degli elementi che, pur essendo unici e distinti, interagiscano tra loro, che è poi il principio che guida il nostro design.
Premieremo i prodotti che seppur di ridotte dimensioni e dal design semplice, abbiano la capacità di diventare 'virali' e 'fare rete'.
Il valore aggiunto che valuteremo positivamente nelle candidature sarà dunque la propensione dei singoli progetti a favorire uno scambio tra i diversi ambiti che ruotano attorno al mondo del design.


Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
L'attuale crisi sanitaria ha avuto un impatto immediato su molte aziende, soprattutto nel mondo dell'arte e del design. L'unico aspetto positivo che può emergere da questa crisi è che essa spronerà l’emergere e lo svilupparsi di pratiche innovativee radicali. Un premio di design ha dunque il potere di individuare queste tendenze e di portarle all'attenzione di tutti.

Crediamo inoltre che questo periodo di transizione e di incertezza collettiva creerà opportunità soprattutto per gli studi più giovani di offrire il loro contributo per questo cambio di rotta.
La nostra personale risposta a questa crisi è stata quella di spingere più sull’innovazione e dimostrare come il ruolo del designer possa, nella pratica, essere indispensabile per guidare il mondo della produzione in questi tempi difficili. 

I Premi infine costituiscono uno strumento importante per facilitare i collegamenti tra i talenti emergentie le aziende, quest'ultime oggi più che mai alla ricerca di idee innovative che ripensino i propri modelli di business.



Marco Poletto

A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
Il design contemporaneo non è mai lo stesso poiché è in continuo mutamento. C'è una credenza comune, sia nella comunità del design che a livello governativo, che la tecnologia sia l'unica risposta a tutti i problemi. Noi siamo certi che la tecnologia sia uno strumento importante, ma che da sola non sia abbastanza...

La nostra attuale fase di evoluzione tecnologica
– in particolare sotto forma di biologia sintetica e intelligenza artificiale – sta aprendo scenari in cui le dicotomie tradizionali come naturale e artificiale, materiale e digitale, umano e non umano diventano obsolete.
Per questo auspichiamo una svolta verso una convivenza tra mondi differenti. Ciò dovrebbe includere sia altri organismi viventi che sistemi digitali e robotici che oggi abitano la nostra 'Urbansphere'.

Ci sarà un crescente riconoscimento del fatto che l'industria del design abbia un ruolo fondamentale da svolgere, non solo come produttore di contenuti creativi, ma soprattutto come strumento per l'effettiva evoluzione e adozione di nuove tecnologie. Questo è un buon segno per il mondo del design, che sicuramente amplierà il suo raggio d'azione e creerà nuove opportunità di business per i designer. 
Tali opportunità saranno incentrate sull''evoluzione del consumatore' per occupare un ruolo più attivo di trasformazione creativa, forse al punto di diventare co-designer, insieme alla molteplicità di organismi non umani e di macchine digitali.



Ed Ng, AB Concept, “Premiare ed incoraggiare la diversità”
In qualità di Co-fondatore dello studio di progettazione di fama internazionale AB Concept, Ed Ng firma insieme al suo socio Terence Ngan numerosi progetti di lusso, sia che si tratti di hospitality – tra cui il Four Seasons, Rosewood, Mandarin Oriental e Ritz Carlton – che di progetti residenziali e commerciali.
Nato e cresciuto a Hong Kong con influenze sia asiatiche che occidentali, gli anni formativi di Ed hanno plasmato i suoi principi di design e la sua estetica, permettendogli di comprendere culture diverse e di fonderle insieme nel suo approccio progettuale. 


Ed Ng


Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierai?
Sono alla ricerca di una creatività che porti con sé gioia e comfort..

Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
Penso che in questo momento storico sia estremamente importante celebrare e incoraggiare la diversità.

A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
In questa era post-pandemica, stiamo assistendo a un cambiamento nei comportamenti culturali e sociali e stiamo già lavorando – e vivendo – in modo diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati. 
Così come le nostre abitudini comportamentali anche i nostri progetti dovrebbero rispondere a questa 'nuova normalità' per rimanere pertinenti e rispondere alle esigenze dei consumatori.



Meyer Davis, “Cerchiamo qualcosa che non abbiamo mai visto prima...un dettaglio unico, una combinazione di materiali, o una particolare sensibilità” 

Will Meyer e Gray Davis fondano Meyer Davis nel 1999 dopo anni di collaborazione. Oggi dopo oltre 20 anni dalla sua nascita, la firma Meyer Davis si è espansa fino ad aprire studi di punta nel cuore di Soho a New York City e Downtown Los Angeles, oltre a uffici a Miami, Londra e in tutti gli Stati Uniti. 
Tra i prestigiosi riconoscimenti il James Beard Award per il ristorante St. Cecilia ad Atlanta, Georgia e numerosi Interior Design Best of Year Awards (per prodotti e design d'interni).


Will Meyer e Gray Davis 


Quali caratteristiche dovranno avere i prodotti che premierete?
Prima di tutto, cerchiamo qualcosa che non abbiamo mai visto prima – un dettaglio unico, una combinazione di materiali, o una certa sensibilità – il prodotto deve attirare la nostra attenzione costringendoci a fermarci e ‘guardare più da vicino’.
In secondo luogo – ma con egual importanza – vorremmo premiare i prodotti che elevino il ruolo del designer e risolvino problemi reali. L’aspetto estetico – anche nel design – non basta. Oltra alla bellezza e alla qualità, in ogni prodotto ricercheremo facilità di utilizzo e l'adattarsi facilmente ai bisogni dell'utente dal quale sarà fruito quotidianamente.


Quale ruolo dovrebbe svolgere un Premio di Design oggi?
I Premi sono importanti in quanto danno ai designer l'opportunità di emergere e farsi strada nel loro settore. Ricevere un premio può aiutare ad elevare il profilo dei designer emergenti, offrire loro una nuova piattaforma e – si spera – a motivarli nel fare al meglio questo lavoro!
I premi hanno in generale la capacità di evidenziare quando un designer sta facendo 'qualcosa di giusto' e di promuovere l'innovazione nel nostro settore.


A cosa dovrebbe guardare il design contemporaneo e come dovrebbe evolversi per rispondere alle esigenze della comunità?
La sfera d’azione del product design dovrebbe essere ampliata per adottare un approccio multidisplinare. Ciò significa premiare un maggior numero di persone di colore, donne e designer provenienti da diversi contesti socio-economici.
Non vediamo l’ora di conoscere le novità di quest’anno e siamo entusiasti di ritagliarci un piccolo ruolo nell'industria del design!


 

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