Bas Princen, 2018 - Courtesy Fondazione Prada
26/03/2020 - In questo momento di emergenza anche La Fondazione Prada trasforma una crisi come l’emergenza Coronavirus in un’opportunità di studio e approfondimento, rafforzando la sua presenza sui social con nuovi format e visite virtuali alle mostre.
Così il sito web del museo e i canali social di Instagram, Facebook, Twitter, Vimeo e Youtube diventano una piattaforma ideale in cui approfondire la proposta culturale. E sperimentare nuovi format.
Con Glossary, per esempio, esplora il proprio archivio. E costituisce un possibile glossario della fondazione: ogni voce riunisce vari progetti realizzati dal 1993 a oggi in ambito dell’arte, cinema, danza, musica, architettura e filosofia. Da qui possono così nascere percorsi tematici, che incrociano immagini e video di archivio, testi inediti, estratti dai cataloghi.
Inner Views, poi, sostituisce la visita fisica delle mostre inaugurate di recente The Porcelain Room, Storytelling e K..Outer Views documenta invece il contributo scientifico ed espositivo fornito da importanti opere della collezione del museo in prestito a istituzioni internazionali. Come le recenti retrospettive di Donald Judd, Richard Artschwager e Bruce Nauman.
Accademia aperta è, invece, un progetto video con cui l’Accademia dei bambini ripercorre i laboratori tenuti negli ultimi 5 anni da maestri speciali come artisti e scienziati.
Infine, Readings è una nuova iniziativa editoriale. Prevede la realizzazione di podcast scaricabili da una piattaforma collegata al sito web della fondazione. Comprende più di 50 saggi critici e testi di narrativa di autori come, fra gli altri, Nicolas Bourriaud, Benjamin H.D. Buchloh, Massimo Cacciari.
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