15/11/2019 - Mercoledì scorso, 13 novembre, è stata ufficialmente inaugurata la Nuova Stazione Centrale di Matera delle Ferrovie Appulo Lucane progettata da Stefano Boeri Architetti.
“Progettare una stazione ferroviaria implica in qualche modo conoscere molto bene la città di cui la stazione diventa la porta d’accesso” dichiara Stefano Boeri. “Abbiamo cercato di farlo per Matera immaginando un'infrastruttura che in realtà diventa a tutti gli effetti un luogo che è composto da due vuoti, due spazi disegnati per essere dei vuoti. Naturalmente il vuoto a -6 metri della quota dei binari che è una quota ipogea, che è un vuoto longitudinale, segue l'asse dei binari, e poi invece il vuoto a quota 0 della piazza coperta da questa grande pensilina".
"La nuova stazione di Matera Centrale è stata pensata per essere una nuova porta della città di Matera" dichiara l'arch. Marco Giorgio. "Si colloca infatti in Piazza della Visitazione che costituisce una cerniera tra la città vecchia, la città del dopoguerra e quella contemporanea. I tempi per la realizzazione della nuova stazione della FAL di Matera sono stati strettissimi. In 20 mesi è stata realizzata sia la progettazione che la realizzazione del cantiere".
"I materiali sono fondamentalmente due" precisa l'arch. Maddalena Maraffi. "Abbiamo scelto per richiamare la città storica e i Sassi di Matera la pietra locale, e invece l'acciaio per richiamare la città moderna. La banchina d'attesa e l'edificio stazione sono quindi rivestiti in pietra mentre la banchina d'emergenza e la grande pensilina sono realizzati in acciaio".
Quest'ultima è l’elemento di maggior caratterizzazione del progetto: una scintillante copertura metallica di 45×35 m, sorretta da colonne, che genera una piazza coperta fruibile ai viaggiatori e ai cittadini. Una grande apertura rettangolare, con un’estensione di circa 440 mq, pone in relazione la parte fuori terra e quella ipogea della stazione, portandovi aria e luce naturale.
Prosegue Boeri: “Interpretare lo spazio pubblico come una sequenza di vuoti, che ricevono la luce in un modo diverso, prima di tutto la luce del sole, che si riflette in molteplici modi dal tetto della pensilina creando interessanti giochi di luce e di riverbero, secondo noi era il modo giusto di anticipare quella che è una delle esperienze di percezione più formidabili che si possano avere attraversando i Sassi di Matera, quella di uno spazio in continua trasformazione, che da nicchia diventa canale, galleria, caverna, che di fatto è un sistema di vuoti e di luci straordinario”.
Il progetto intende, dunque, restituire maggiore visibilità alla Stazione di Matera Centrale FAL, che è ripensata non più come un edificio di servizio necessario e sufficiente al collegamento ferroviario, ma un vero e proprio “landmark” urbano importante, adeguato alla primaria funzione urbana e territoriale che il nuovo servizio aspira ad assolvere, al passo con il ruolo importante che la Città di Matera rappresenta in Europa come Capitale della Cultura 2019.
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