30/10/2019 - L’Al Faya Lodge è un hotel nato dal recupero e dall’ampliamento di due edifici in pietra costruiti negli anni ‘60, ora trasformatisi in un’oasi di relax tra le sabbie rosse ai piedi del Monte Alvaah nell'Emirato di Sharjah. Lo studio Anarchitect ha lavorato sulle preesistenze per dare forma a un boutique hotel di sole cinque stanze.
Oggi il complesso si articola in alcuni volumi bassi, planimetricamente divisi da una strada, che ospitano la reception, l’hotel vero e proprio, il ristorante, una terrazza panoramica e la piscina di acqua salata con annesso centro termale. Gli edifici si presentano come blocchi monolitici e regolari, ma, allo stesso tempo, aperti e permeabili, in grado di instaurare un rapporto di continuità tra l’interno e il paesaggio desertico circostante, non solo per quanto riguarda le superfici verticali ma anche nella copertura.
Oltre al belvedere, ogni stanza è dotata di lucernario grazie al quale poter ammirare uno straordinario cielo stellato.
L’acciaio corten è l’assoluto protagonista dell’intervento e il suo caratteristico colore rimanda all’immagine dei ricchi giacimenti di minerale di ferro presenti nell'area. Un materiale che permette di sottolineare i nuovi innesti e gli ampliamenti rispetto alle strutture esistenti, garantisce eccellenti prestazioni in un clima arido e desertico, rimanda anche dal punto di vista formale alla presenza storica del ferro nella regione.
I setti verticali che delineano gli accessi, i grandi schermi apribili che segnano il perimetro della piscina, gli imbotti che definiscono logge profonde ma anche gli infissi, puliti ed essenziali, determinano una coerenza formale perfetta e alimentano un dialogo costante con la luce e i colori unici del luogo.
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