06/12/2018 - “Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni, di linguaggi. Le città sono luoghi di scambio e non soltanto scambio di merci. Sono scambi di parole e ricordi”: Italo Calvino scrive pagine memorabili, sulle orme di Marco Polo, nel suo capolavoro ‘Le città invisibili’ (pubblicato nel 1972). Quel patrimonio torna ora alla ribalta grazie all’omaggio che il LabOratorio San Filippo Neri di Bologna ha voluto dedicare a questo padre della letteratura del secondo Novecento italiano invitando l’architetto Mario Cucinella a tenere una lectio sulla sua visione di città ideale, in apertura dello spettacolo di parole e musica di ABC (Arte Bologna Cultura) Il Canto delle Città Invisibili, interpretato dal poeta e attore Gabriele Via il quale, affiancato da Stefania Tschantret, cantante Jazz ed artista poliedrica, aprirà le pagine del testo di Calvino restituendone un vero e proprio canto.
Variando il titolo del celeberrimo testo, la regia di Gabriele Via ci offre una scrupolosa selezione di brani, integrati in un florilegio di canzoni scelte e interpretate dalla meravigliosa voce di Stefania Tschantret.
Restituire così all’intelligenza delle città, la loro viva emozione e la loro tremante meraviglia.
L'appuntamento è per oggi 6 dicembre, alle ore 20.30, presso il LabOratorio di San Filippo Neri (Via Manzoni 5, Bologna).
L'immagine di copertina è Sofronia (autore Matt Kish) ispirata al brano: “La città di Sofronia si compone di due mezze città. In una c’è il grande ottovolante dalle ripide gobbe, la giostra con la raggiera di catene, la ruota delle gabbie girevoli, il pozzo della morte con i motociclisti a testa in giù, la cupola del circo col grappolo dei trapezi che pende in mezzo. L’altra mezza città è di pietra e marmo e cemento, con la banca, gli opifici, i palazzi, il mattatoio, la scuola e tutto il resto”.
Comunicato stampa MCA
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