Ph. © Laura Cavelli
14/12/2018 - Fagnano Olona, piccola località in provincia di Varese, è nota ad architetti e semplici appassionati per la scuola elementare progettata da Aldo Rossi, diventata icona dell’architettura moderna anche grazie agli scatti di Luigi Ghirri.
È qui, in un vecchio frutteto, che lo studio Oasi architects fondato da Pietro Ferrario e Francesco Castellanza ha realizzato una villa unifamiliare per una giovane famiglia con due figli, scegliendo il cemento come materiale predominante, discostandosi dalle villette convenzionali presenti nella zona, frutto di una consolidato gusto costruttivo.
L’idea progettuale parte da un’attenta analisi del terreno che si presentava vuoto e quindi disposto ad accogliere la nuova struttura senza troppi vincoli. I progettisti decidono così di inserire il nuovo volume nel contesto circostante valorizzando il vecchio frutteto in cui si inserisce. Il verde e gli alberi esistenti divengono parte integrante del progetto, che creano lo sfondo della nuova costruzione.
La FGN House è composta da tre semplici moduli che “slittando” sull’asse nord-sud generano una varietà di spazi, sia all'interno che all'esterno, raccordati mediante la copertura. Vuoti e spazi pavimentati aperti, alternandosi, caratterizzano così l’intero involucro architettonico.
Un ampio piano terra ospita le aree di soggiorno, sala da pranzo e cucina con open space, oltre a tre camere da letto collocate sullo stesso piano. Tutti gli spazi di questo livello rimangono in costante dialogo con l'esterno attraverso ampie aperture che si affacciano sul giardino e sui diversi cortili formati dalle formazioni di cemento.
“Sul lato nord, in ingresso dalla strada privata, è stato previsto un “vuoto” nella copertura che genera un giardino “interno” alla costruzione che porta luce ed aria al volume centrale e permette ai volumi adiacenti di ricevere luce ed aria sia ad ovest che ad est. In questo modo è garantita un’esposizione a 360 gradi di tutti gli ambienti che si affacciano su questo patio esterno” – affermano i progettisti.
Una scala scultorea in cemento e legno conduce al primo piano con uno studio e una ampia terrazza che offre uno spazio esterno extra per la famiglia e una vista sul panorama circostante.
La facciata nord-ovest del volume del piano primo è volutamente inclinata verso ovest per garantire una corretta esposizione e permettere di godere del tramonto che si staglia su quel lato della casa.
Gli interni presentano uno stile di nitido minimalismo. Come per gli esterni, il cemento emerge come materiale predominante, accompagnato talvolta da dettagli in legno, in un gioco dai colori tenui formato da arredi sobri e che fanno emergere la bellezza strutturale del progetto.
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