18/07/2018 - Zahara, un casolare degli inizi del Novecento che riprende il nome dell’antico feudo siciliano di agrumi, ulivi e mandorli tra i Monti Iblei e la Piana di Catania su cui sorge, è oggi un B&B.
A ristrutturare questo casolare immerso nel bucolico paesaggio di Brucoli, nei dintorni di Siracusa, il giovane studio di architettura siciliano Analogique che, tramite interventi puntuali e un budget limitato, lo ha trasformato in una struttura ricettiva dal linguaggio semplice e contemporaneo.
“Zahara è un budino geologico rivestito con la granella dei colori dell’Etna, il rosso della Ghiara e il nero dell’Azolo, un edificio di due piani con una torre in cima alla copertura è stato costruito con la materia ottenuta dagli scavi, necessari per livellare la roccia e ricavare il piano orizzontale per l’edificazione”, spiegano i fondatori di Analogique.
Ma Zahara è soprattutto “un contenitore di microcamere e frammenti. La pianta dell’edificio è stata lasciata pressoché intatta", continuano.
Dalla configurazione originaria - una sequenza lineare di spazi tra loro comunicanti - sono infatti state ricavate, attraverso piccole demolizioni e intagli, tre camere indipendenti con bagno, due spazi di servizio e un sistema di collegamento verticale con la camera all’interno della torre.
Una boiserie in legno di betulla grigio corre ora lungo il perimetro delle stanze, un rivestimento minimo che si articola in tranci e scaglie, per riconfigurare, in alcuni nodi e con l’innesto di altri elementi, le porte interne e un nuovo sistema di arredi fissi, dall’ingresso fino alle camere da letto attraversando il salone e gli spazi distributivi.
Queste lastre si intrecciano, talvolta sovrapponendosi, con le tinte delle camere, tutte diverse, ottenute campionando le tracce di colore ritrovate, con toni arricchiti e impreziositi di nuovi pigmenti.
Gli alti soffitti voltati e i varchi delle porte sono stati invece lasciati bianchi per dilatare la percezione dello spazio che si apre verso lo splendido paesaggio rurale all’orizzonte.
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