23/07/2018 - Feltro e luce sono i protagonisti del nuovo ristorante Nasturzio di Albino (BG) nell’intervento delle progettiste Francesca Perani e Arianna Foresti.
Il ristorante, inserito nel complesso Carmelitano ristrutturato del Santuario della Ripa, ha preso forma di recente. Il progetto di allestimento, curato dalle architette Francesca Perani e Arianna Foresti, reinterpreta in modo leggero, ma al tempo stesso di grande impatto scenico, un openspace di 130 mq.
Un’installazione tessile aerea in feltro invade la sala da pranzo ammorbidendo la rigidità delle linee architettoniche preesistenti e creando un nuovo equilibrio sonoro. La scelta di mantenere tono su tono con un colore caldo neutro e un pattern evocativo del petalo, racconta l’identità dell’intero locale, che prende il nome da un fiore ornamentale edibile originario del Perù, utilizzato sin dall’antichità per impreziosire le pietanze.
Il soffitto si arricchisce così di 140 petali di tessuto, disposti in una griglia regolare che richiama l’accuratezza compositiva che caratterizza le scelte attente ed esclusive degli chef.
I diversi modelli di feltro movimentano lo spazio regolare, rigido della sala, regalando profondità all’ambiente e formando una scenografia che si estende anche sulle pareti di fondo del locale.
Due quinte teatrali dal soffitto si calano così verso i commensali ed avvolgono lo spazio che li circonda.
Il nuovo impianto di illuminazione si integra con l’allestimento proponendo punti luce finalizzati a conferire intimità e a mettere in risalto i piatti serviti.
Un’ampia struttura in ferro battuto, progettata su misura, caratterizza invece una nicchia in feltro, che accoglie la bottigliera inserita nella partizione curvilinea posizionata dietro il bancone.
Ferro e feltro, due materiali in antitesi per le loro qualità intrinseche, convivono in armonia in un nuovo spazio elegante ed originale dove anche il rumore viene mitigato aumentandone il comfort emozionale.
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