08/05/2018 - Azzurra presenta Hera, la collezione disegnata dall’architetto Daniel Libeskind.
“Il design è ispirato alle sculture neoclassiche di marmo che riflettono una bellezza semplice e fluida. Le forme uniscono il senso di movimento, leggerezza e nel contempo forniscono soluzioni efficaci a oggetti di uso quotidiano” racconta il designer Daniel Libeskind.
Aspetto fondamentale della poetica neoclassica è la ripresa, a seguito del periodo illuminista, dell’aspetto sentimentale dell’uomo, in cui la parte emotiva non è sottomessa alla ragione ma da essa guidata, in un perfetto equilibrio, che si manifesta nella sfera intima e nelle forme esteriori, nella dimensione pubblica e privata, alla ricerca di una bellezza armoniosa e proporzionata che ambisce all’eternità.
La perfezione estetica e il dinamismo della forma si rispecchia nella ceramica, bianca come una scultura antica, dalla marcata chiarezza espressiva. Il movimento di torsione esprime lo studio dell'architetto decostruttivista, in cui la geometria instabile di volumi deformati e asimmetrie accompagnano il moto ascensionale delle linee. La sequenza di angoli e linee crea un chiaroscuro che enfatizza la composizione. La collezione Hera è espressione della ricerca di armonia, in relazione con l’oggetto stesso, con lo spazio circostante della sala e con l’intera casa, negozio, ristorante in cui esso si trova.
“Il design è molto importante nelle vite delle persone su scala globale. Si può trovare un buon design sia in oggetti economici che in quelli di lusso. Famosa è la citazione di Mies van der Rohe “Dio è nei dettagli”, sono convinto che questo sia assolutamente vero” racconta Daniel Libeskind. “Quando disegno dei prodotti il mio obiettivo è creare qualcosa che sia unico e funzionale e mi ritengo fortunato per poter collaborare con i migliori produttori nel settore” aggiunge Libeskind.
Il risultato finale è uno studio sulla bellezza ideale, non statica ma in un movimento perfettamente bilanciato, un rimando alla vita di ciascuno e al desiderio di soddisfare il senso estetico, che può così essere esperito nel quotidiano. Come nelle architetture neoclassiche, l’oggetto-scultura vive della sua armonia intrinseca e della relazione con lo spazio circostante, nella nobile semplicità e quieta grandezza di un tutt’uno indissolubile.
Nella filosofia Azzurra il bagno è così trasformato da luogo di servizio a vera e propria sala del bagno dalla forte identità, un proseguimento del living all’interno di uno spazio vissuto in maniera fluida.
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