01/07/2013 - E' stato inaugurato mercoledì 3 luglio, nelle sale del Castello Svevo di Bari, l’itinerario espositivo “Liquid Borders”, dedicato a fotografia, video arte e installazione, a cura di Luca Curci e Fausta Maria Bolettieri. 42 artisti sono stati invitati a confrontarsi sui temi dell’ibridazione e della contaminazione tra uomo e spazio urbano: le opere prodotte saranno esposte fino al 31 luglio nelle tre sedi baresi del Castello Svevo, di Santa Teresa dei Maschi e della Sala Murat.
Lo scorso venerdì 28 giugno alle ore 11.30 si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, presso la Sala Multimediale del Castello Svevo, durante la quale i due curatori hanno raccontato quali sono stati i criteri di selezione degli artisti coinvolti, che provengono da 25 Paesi, grazie anche al supporto dell’associazione 'La Corte - Fotografia e ricerca', direttamente coinvolta nell’organizzazione dellevento insieme ad International ArtExpo.
Tra i relatori che hanno preso parte al dibattito il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, che ha sottolineato l’importanza dello spirito internazionale di Liquid Borders dove installazioni, suoni, video ed immagini si sviluppano in un dialogo affascinante tra presente e passato, all’interno di luoghi simbolo della città pugliese, attraverso un approccio innovativo che vuole andare oltre gli stessi confini territoriali rendendoli, appunto, ‘liquidi’.
Il Professor Carlo Garzia è intervenuto alla conferenza approfondendo alcuni degli aspetti inerenti alla sezione fotografica della mostra e ripercorrendo le diverse estensioni di Zygmunt Bauman della ‘liquidità’. Progetti come Liquid Borders, secondo Garzia, possono collocarsi all’interno di un quadro di ‘difesa dalla modernità’ già delineato da Bauman, (ma anche da Baudelaire) caratterizzato dalla dissoluzione di marcature e confini tradizionali, dalla fine delle gerarchie, per una migliore espressione delle diverse sensibilità degli artisti e dei giovani fotografi coinvolti.
Al piano terra del Castello, all’interno della Sala Sveva viene proiettato il video “Solipsist”, realizzato dal regista statunitense di fama internazionale, Thomas Huang. MAD Architects, ospiti d'eccezione dell'iniziativa, presentano alcune opere di video architettura, intitolate “Ordos”, “Absolute Towers” e “Fish Tank”.
La Sala Bona Sforza del Castello ospita, invece, l’installazione “Levitation” dell’artista ceco Daniel Pešta, che ha partecipato alla 55esima edizione de La Biennale di Venezia con il progetto “I was born in your bed” nell’isola della Giudecca.
Nella Sala Angioina, al secondo piano del castello, sono esposti gli scatti della tedesca Catrin Val, per una selezione dal titolo ‘Feminist’, affiancate dalla serie di immagini fotografiche di Nora Schöpfer. Il cortile del Castello accoglie l’installazione dell’artista pugliese Daniela Corbascio, dal titolo ‘Call your mother’.
La personale fotografica di Domenico Pastore si svolgerà contemporaneamente a Liquid Borders, negli spazi della Cappella del Castello.
Tra gli artisti partecipanti si annoverano per la categoria video:
Benna (Italia), Christine Istad (Norvegia), Debbie Davies (USA), Fred L'Epée (Svizzera), German Arrubla (Colombia), Gianluigi Maria Masucci (Italia), Gregory Steel (USA), Grè (Italia), İpek Okyar (Turchia), Johannes Knoops (USA), Kate Macdonald (Canada), Katrina Stamatopoulos (Australia).
Per la categoria fotografia:
Alessio Larocchi (Italia), Alice Giacone (Italia), Labib M. Sharfuddin (Bangladesh), Sanja Jovanovic (Serbia), Paul Tarpey (Irlanda), Giouli Tsatsopoulou (Grecia), Eran Gilat (Israele).
Il Festival Liquid Borders terminerà con l’assegnazione di un premio, che consiste nella partecipazione ad un festival internazionale, sempre organizzato da International ArtExpo ed offerto dal gruppo It’s LIQUID, oltre che nelle tre residenze per artisti presso Palazzo Calò a Bari, Tenuta Pinto a Mola di Bari e Palazzo Siena a Minervino di Lecce.
|