28/05/2012 - Lo scorso 15 maggio presso il Castello Sforzesco di Milano è stata inaugurata la mostra 'Bramantino a Milano', dedicata al pittore-architetto del Rinascimento lombardo vissuto alla corte di Ludovico il Moro e Francesco Sforza.
L’evento espositivo, a cura di Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa e Marco Tanzi, ed allestito dallo studio di Michele De Lucchi, resterà aperto al pubblico fino al prossimo 25 settembre: per la prima volta le opere di Bramantino, disperse in sedi differenti, sono state riunite all’interno di un unico itinerario culturale.
Disegni, affreschi, dipinti su tela e su tavola, arazzi e la sola opera architettonica da lui realizzata, la Cappella Trivulzio presso l’ingresso della chiesa di San Nazaro in Brolo, sono raccontati in ordine cronologico negli spazi delle due Sale del Castello, la Sala del Tesoro e la Sala della Balla.
Di origine bergamasca Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, visse fino al 1530, lavorando come pittore e architetto alla corte di Ludovico il Moro e intrattenendo uno stretto legame con l’architetto marchigiano Bramante, al quale deve l'appellativo che l'ha reso celebre.
Sul grande artista milanese si sta concentrando un interesse sempre maggiore da parte della storiografia internazionale, che nel corso del Novecento ne ha riconosciuto un valore pari a quello di Leonardo da Vinci.
Un serie di incontri e seminari, curato dall’Università degli Studi di Milano e dall’ Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, accompagnerà la mostra, oltre alla straordinaria apertura del Castello di Voghera dove è stato rinvenuto un cospicuo ciclo di affreschi di Bramantino.
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