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15/02/2012 - Sorge lungo Viale della Liberazione il più alto edificio costruito in Italia in struttura metallica portante, già denominato Torre Diamante. La costruzione, firmata dallo studio Kohn Pederson Fox Associates e da Arup, rientra nell’intervento di riqualificazione delle aree Garibaldi, Varesine e Isola con la realizzazione di un nuovo complesso destinato a divenire polo attrattivo del contesto urbano milanese.
La torre si sviluppa in altezza per 30 piani fuori terra secondo una geometria irregolare favorita dall’inclinazione delle colonne perimetrali del fabbricato rispetto alla verticale. Dunque una vocazione ascensionale per il nuovo edificio ritmata dal movimento dinamico dato dall’inclinazione degli elementi verticali e dagli sbalzi che caratterizzano la pelle vetrata di facciata.
Le colonne interamente in acciaio lì dove soggette a forze oroizzontali di particolare intensità trasferiscono lo sforzo mediante piatti in acciaio piolati “annegati” ed un sistema reticolare orizzontale ad un nucleo centrale in cemento armato.
Il recente punto di riferimento per lo skyline milanese è pensato per ospitare un mix funzionale di uffici e attività commerciali: l’impostazione della suddivisione interna consente la fruizione della luce naturale e della vista sulla città, mediante l’organizzazione degli ambienti attorno ad uno spazio centrale contenente i servizi e gli impianti.
In occasione del termine dei lavori di carpenteria metallica il 4 febbraio scorso la Torre Diamante ha schiuso le porte del suo cantiere a tecnici, costruttori e professionisti con lo scopo di divulgare le prerogative delle soluzioni in acciaio. L’evento è stato promosso dalla Fondazione Promozione Acciaio che dal 2005 prevede iniziative culturali e corsi formativi in favore dell’impiego dell’acciaio nel settore delle costruzioni.
Progettato secondo criteri di sostenibilità e risparmio energetico la nuova pietra miliare dell’area milanese ha già ottenuto la certificazione LEED GOLD: l’utilizzo di travi, colonne e solai in lamiera grecata ha permesso una rapida esecuzione dell’opera con limitato impatto ambientale.
Copyright immagini: L. De Simone – Fondazione Promozione Acciaio
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