16/06/2009 – Il Grassi Museum di Lipsia (Germania) ospita in questi giorni la mostra itinerante “Joe Colombo: Inventing the future”.
La retrospettiva, nata da una coproduzione tra il Vitra Design Museum di Weil am Rhein, la Triennale di Milano e lo studio Joe Colombo, illustra il lavoro di uno dei più poliedrici pionieri del design italiano.
Nato a Milano nel 1930, studente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, esponente del Movimento di Pittura Nucleare assieme ad Enrico Baj nei primi anni ’50, il vulcanico Colombo sceglie di dedicarsi, a partire dagli anni ’60, all’architettura e all’interior design disegnando oggetti a metà strada tra l’onirico e il fantascientifico.
Nel giro di un decennio (morì nel 1971 a soli 41 anni) Colombo disegna pezzi estremamente innovativi in termini estetici, sperimentando nuove applicazioni per i più disparati materiali, dal legno laminato alla pelle passando per il vimini.
Celebri marchi del design quali Kartell, Comfort, Bonacina, B-Line, Alessi, Bernini, Zanotta, Oluce e Rosenthal affidano al designer milanese la progettazione di svariati oggetti, dalle auto a un servizio da bordo per Alitalia, passando per orologi, attacchi di sci, bicchieri e condizionatori.
Colombo idea anche gli allestimenti per stand espositivi fieristici di aziende come Bayer, Hoechst e Rosenthal, ma nell’ultimo periodo della sua vita il designer si concentra soprattutto sulla progettazione di unità abitative multifunzionali e interni, mosso dall’intento di superare la concezione tradizionale dell’arredamento per creare una nuova forma di “equipaggiamento” domestico essenziale, confortevole e super funzionale.
La mostra racconta tutto questo attraverso quattro aree espositive, allestite secondo un criterio tematico - cronologico, presentando i modelli originali dei progetti più noti di Colombo, affiancati da “perle rare” come documenti e pezzi inediti, tra cui modelli sperimentali, disegni e planimetrie.
La prima sezione espositiva è dedicata alle creazioni artistiche e architettoniche di Colombo, oltre che a una ricca collezione di oggetti personali e opere grafiche inedite. La seconda ospita le prime creazioni di design tra cui pezzi celebri quali la poltrona “Elda”, la sedia “Universale” (fabbricata attraverso la modellazione di un unico pezzo di plastica) assieme a diverse lampade ed arredi.
Oggetti e sistemi abitativi dal design modulare e flessibile sono i protagonisti della terza sezione. Mentre l’ultimo spazio illustra i progetti di unità abitative multifunzionali e di interi ambienti come “Visiona 1” (1969), parzialmente ricostruito in mostra, la “Total Furnishing Unit” (1971) e l'appartamento di Colombo progrettato nel 1968.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 30 agosto.
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