11/02/2009 - Sarà il team guidato da Carlo Aymonino e composto da Francesco Bocchino, Salvatore Solaro, Rocco Antonio Gravinese e Antonio Capone a progettare la riqualificazione di piazza "San Ciro" a Portici (Na). Il gruppo si è infatti classificato al primo posto nel concorso internazionale in due fasi per il restyling dell’importante centralità urbana, lanciato nel 2008 dall’amministrazione locale.
Ha meritato il secondo posto all’interno della competizione il team guidato da Jesus Sanz Castro, destinatario di una menzione particolare per l’idea progettuale, ritenuta dalla giuria del concorso “una proposta fortemente innovativa sotto il profilo urbanistico, anche se presenta aspetti problematici legati alla gestione complessiva dell’intervento”. Terzi classificati ex aequo i gruppi guidati da Maximiliano Pintore e Domenico Delfini, mentre si è attestato al quarto posto il team guidato da Alessandra Vollaro.
La competizione richiedeva ai concorrenti di formulare un disegno urbano capace di risolvere la frammentazione fisica e funzionale della Piazza antistante la Chiesa di san Ciro, ipotizzando la continuità di comunicazione tra quest'ultima e Piazza San Pasquale attraverso la pedonalizzazione del corso Umberto. Altrettanto importanti all’interno della competizione, la progettazione di un nuovo sistema di pavimentazioni e di arredo urbano, l’inserimento viabilistico dei parcheggi a rotazione e stanziali a servizio della Piazza e l’individuazione di spazi deputati all’allestimento di installazioni artistiche.
”Dalla conservazione e valorizzazione del tracciato storico discende il disegno dell’ampio sagrato davanti alla cattedrale, uno dei punti chiave della articolazione planivolumetrica del nostro progetto. Qui, infatti, si determina un grande livello basamentale sul piano d’ingresso della chiesa, quasi a costituire una sorta di stilobate sul quale si staglia, nitida, la facciata del tempio. Gli antichi gradoni, ora annegati in un indistinto intrigo di quote e materiali diversi, vengono recuperati e ricollocati in uno dei due punti di risalita (quello sul fronte principale o l’altro laterale, lato palazzo Andreassi). La forma molto semplice di questo piano basamentale è determinata dalla linea della viabilità a valle che delimita, in modo netto e riteniamo efficace, l’area esclusivamente pedonale da quella veicolare (seppure a traffico limitato e controllato). Una serie di intagli nella zoccolature evidenzia lo spessore e l’effetto di radicamento con il suolo, quasi ad indicare un vago piano bastionato che con la sua impronta riconduce ad ordine tutte le differenti quote e situazioni al contorno. Il disegno della pavimentazione è regolato dagli spartiti strutturali che scandiscono la navata centrale e quelle laterali”, spiegano i progettisti.
Previsto l’alleggerimento del traffico in superficie su via Università (tratto S. Ciro- Reggia) e corso Umberto I°, destinato ad essere riservato ai soli residenti, ai mezzi pubblici, di servizio ed emergenza, con portali di controllo agli innesti. Il progetto immagina, inoltre, la realizazione di tre parcheggi interrati, uno a rotazione, pubblico; l’altro privato/convenzionato a box; ed un terzo, ubicato alla quota della viabilità di sottopasso, riservato a forze di polizia ed amministratori.
Tre le aree dove installare alcune grandi sculture, ovverosia: il vertice del basamento pedonale, a lato del sagrato; uno dei due fuochi dell’invaso ellittico che introduce al corso Umberto I°; e lo spazio delimitato da un nuovo porticato, nel cui invaso pedonale vengono collocati giochi d'acqua e sedute in pietra.
Al team vincitore è stato attribuita una somma pari a 18 mila euro.
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