20/01/2009 – Sono Jon Montero Madariaga (TAU - Taller de Arquitectura y Urbanismo) e Naiara Montero Viar i vincitori del concorso internazionale per il recupero architettonico della “Tabakalera” a San Sebastian (Spagna). Hanno invece rispettivamente meritato secondo e terzo posto nella competizione VAUMM Arquitectura y Urbanismo e SOB Arquitectos.
A lanciare il concorso, l’amministrazione comunale di San Sebastian, il consiglio provinciale di Gipuzkoa e la Regione Basca in seguito all’acquisto dell’immobile nel 2004. Lo storico volume, che per quasi un secolo ha ospitato la più nota fabbrica di tabacchi della città, verrà trasformato in un centro culturale dedicato all’arte contemporanea ed in particolare alle arti visive.
Ampia 26.000 metri quadri, la struttura disporrà di uno “Spazio Produzione”, contente sale per produzione e post produzione cinematografica, laboratori e sale riunioni; uno “Spazio Mostra” dotato di due sale di proiezione, un aditorium, sale mostra; una “Mediateca digitale”; “Spazi Ricreativi” a servizio della cittadinanza, quali una piazza polivalente, un caffè ed un ristorante; uno “Spazio Formazione” ed la “Filmoteca Vasca”, dedicata alla cultura regionale.
Il lavoro vincitore intende esaltare la collocazione urbana della Tabakalera - ubicata in posizione centrale tra il quartiere di Egia (con il parco Cristina Enea) ed il centro della città (collocato sulla sponda opposta del fiume) - “sfruttando”, al contempo, la prossimità del fabbricato ai principali nodi di comunicazione della città, ovverosia la stazione ferroviaria (che a breve integrerà le tecnologie dell’alta velocità) e la stazione centrale degli autobus.
Il progetto intende altresì “potenziare” il carattere architettonico dell’edificio, destinato a rappresentare una nuova “icona urbana”. Prevista, pertanto, una nuova piazza sul lato nord dell’edificio, in prossimità dell’attuale sottopassaggio di accesso al quartiere di Egia. Il nuovo spazio pubblico, collocato all’altezza del piano interrato dell’edificio, è stato pensato per creare una più forte connessione tra il “barrio” ed il centro cittadino, collegando su un’ unica quota le tre aree urbane.
Un nuovo volume in vetro, dotato di pannelli fotovoltaici, sormonta il corpo centrale dell’edificio, rinforzando le simmetrie nella forma del fabbricato. Aperta al pubblico, la struttura trasparente offre una bella visuale sul panorama della città, trasfomandosi, all’imbrunire, in un volume luminoso, alla maniera di un “grande faro urbano”.
Un piccolo corpo in vetro e acciaio, posto a ridosso dell’attuale ingresso all’edificio, ospita la reception del futuro centro, ed un grande schermo, pensato per proiettare all’esterno della struttura il calendario-eventi del Centro.
Nel complesso, commentano i progettisti: “Attraverso il riconoscimento del valore architettonico e tipologico dell’edificio, il progetto stabilisce strategie di recupero e valorizzazione delle caratteristiche più rappresentative del volume, il che consente, al contempo, di minimizzare gli interventi strutturali all’interno del corpo di fabbrica”.
A convincere la giuria del concorso, si legge nelle motivazioni ufficiali: “La capacità di rispondere alle necessità segnalate in relazione alle funzioni del futuro Centro. L’apertura alla città, tradotta nell’idea di creare una nuova piazza urbana al lato dell’edificio. La costruzione di un nuovo elemento rialzato sul corpo centrale dell’attuale edificio, scelta che rinforzerà il carattere di icona urbana della struttura”, oltre che la volontà di rispettare il carattere originale dell’edificio, la coerenza costruttiva, l’attenzione per i costi di costruzione e mantenimento e l’integrazione di tecnologie per il risparmio energetico.
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